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Schlein risponde alle accuse di Meloni: “Ha smantellato il Rdc, scherza sulla pelle della povera gente”

Dopo le accuse di Giorgia Meloni (“Elly Schlein mente”, aveva detto ieri sera parlando di povertà e Reddito di cittadinanza), la segretaria del Pd ha attaccato: “È senza dignità, ha smantellato il Rdc e ha l’arroganza di voler decidere chi è povero e chi no. Non si scherza sulla pelle della povera gente”.
A cura di Luca Pons
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"Giorgia Meloni è senza ritegno". Nuovo capitolo nello scontro a distanza tra Elly Schlein e la presidente del Consiglio, che nelle ultime settimane delle europee si è acceso. La premier ieri sera ha accusato la segretaria del Pd di dire menzogne: "Elly Schlein mente, ed è una buona notizia, perché quando la gente ha bisogno di mentire significa che non ha molto da dire sulla realtà". Il tema, in particolare, era la povertà in Italia e il Reddito di cittadinanza.

Schlein ha attaccato la premier: "È senza ritegno. Ha abolito il Reddito di cittadinanza per rendere l'Italia l'unico Paese d'Europa che non avrà uno strumento universale contro la povertà, quando Istat dice che la povertà assoluta tocca un italiano su dieci, il picco degli ultimi dieci anni. Non io, ma l'Ufficio parlamentare di Bilancio ha spiegato che rimarranno senza sostegno 400mila famiglie. Uno studio di Banca d'Italia parla addirittura di quasi un milione di famiglie che verranno lasciate senza nessun aiuto dal governo Meloni".

La linea della presidente del Consiglio, riaffermata ieri sera, era stata: "Abbiamo distinto chi poteva lavorare da chi non poteva farlo". Proprio su questo punto la segretaria del Pd ha insistito: "Potevamo migliorare il Reddito di cittadinanza insieme, ma hanno deciso di smantellarlo, riducendo le risorse e discriminando l'accesso. Dall'alto della sua poltrona a Palazzo Chigi, Meloni ha l'arroganza di voler decidere chi è povero e chi no secondo criteri surreali: la povertà non dipende dalla tua età o da com'è fatta la tua famiglia".

Infatti, Meloni aveva sottolineato: per chi non è in grado di lavorare "abbiamo mantenuto un sostegno che si chiama reddito di inclusione [in realtà è l'Assegno di inclusione, ndr]", e invece "per le persone che sono in grado di lavorare abbiamo messo su una piattaforma che attualmente ha caricate 228mila proposte su lavoro, 526mila posti per corsi di formazione". La presidente del Consiglio aveva anche attaccato: "Delle persone che percepivano il Reddito di cittadinanza a questa piattaforma si è iscritto solo il 12%".

Tuttavia, la distinzione tra Assegno di inclusione e l'altro tipo di sostegno (il Supporto formazione e lavoro) si basa su requisiti piuttosto stringenti. Possono ricevere l'Adi quelle famiglie con Isee al di sotto dei 9.360 euro in cui almeno una persona ha più di 60 anni, è minorenne, ha una disabilità oppure è inserita in programmi di cura assistenza dei servizi socio-sanitari del territorio ed è in condizione di svantaggio per vari motivi.

Schlein ha criticato questo approccio: "Ho incontrato persone che hanno perso il sostegno e hanno 58 anni senza più figli a carico e non sanno come comprare da mangiare, i corsi di formazione non sono partiti e lavoro non ne trovano". Poi ha allargato il discorso: "Per la destra la povertà una colpa individuale, per noi è un grave problema sociale dovuto a politiche che dobbiamo cambiare. Cara presidente del Consiglio, non sono tanto le bugie della sua propaganda a stupire, quanto l'assenza di qualsiasi sensibilità verso l'Italia che fa più fatica. Non si scherza sulla pelle della povera gente".

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