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Elezioni europee 2024

Schlein: “Meloni spenda 10 secondi per dichiararsi antifascista. Atreju? Non volevo sedermi con nostalgici”

“Basterebbero pochi secondi a Meloni per dichiararsi antifascista, ma evidentemente non vuole rescindere il legame con il suo passato”, lo dice Elly Schlein, commentando i fatti di Acca Larentia.
A cura di Annalisa Girardi
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Elly Schlein non sa se si candiderà alle elezioni europee. La segretaria del Partito democratico, ospite di Piazzapulita su La7, parla della corsa a Bruxelles e precisa: "L'obiettivo per le europee è aprirci alla società civile e alle migliori competenze possibili: se io stessa mi candiderò o no lo valuterò in seguito, per ora posso solo dire che il 27 gennaio saremo a Cassino per la prima tappa elettorale. Le individualità vengono dopo. Io ora sono impegnata a trovare una squadra". Il faccia a faccia con Giorgia Meloni in ogni caso ci sarà: "E avrà una bella gatta da pelare", aggiunge Schlein.

Sul confronto con la presidente del Consiglio la leader dem ribadisce che debba accadere in terreno neutrale e spiega: "Ho rifiutato di andare ad Atreju per non condividere il palco con i nostalgici del franchismo e del fascismo: Letta ci è andato, ma non tocca a me esprimere giudizi in merito. Naturalmente sono disponibile a un confronto con Meloni, ma in un territorio neutro: non a casa sua né a casa nostra".

Continuando a parlare della destra Schlein aggiunge: "Non mi sembra normale che un paese in cui tagliano sanità e pensioni, dove c'è una ministra che non pagava il Tfr ai dipendenti, che aveva un debito con lo Stato, noi parliamo per settimane di Chiara Ferragni, con tutto il rispetto. C'è un processo in corso, se ha sbagliato pagherà ed è giusto che paghi, ma a me sembra surreale il dibattito e l'attacco frontale della Presidente del Consiglio nella conferenza stampa, conferma che queste destre hanno bisogno di un nemico al giorno".

Sui fatti di Acca Larentia, infine, Schlein ha detto: "È da quando faccio politica che chiedo lo scioglimento di tutte le organizzazioni neofasciste: basterebbero pochi secondi a Meloni per dichiararsi antifascista, ma evidentemente non vuole rescindere il legame con il suo passato. Per me un presidente del Senato che vorrebbe legalizzare il saluto romano è un insulto a chi ha fatto la Resistenza. Quello di Acca Larentia era un branco organizzato, con cui la destra è andata a braccetto per anni".

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