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Schlein: “Meloni come Wanna Marchi, regina delle televendite che inganna gli italiani”

La segretaria del Pd Elly Schlein ha attaccato Giorgia Meloni, definendola “regina delle televendite” per il modo in cui ha annunciato il bonus anziani. Schlein ha lanciato un sit-in alla Rai per difendere il pluralismo dell’informazione: “La tv pubblica non può essere Telemeloni”.
A cura di Luca Pons
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Giorgia Meloni nella televisione pubblica appare come una "regina delle televendite, da fare concorrenza a Wanna Marchi". E per la libertà d'informazione ci sarà un sit-in del Pd davanti alla Rai in protesta contro "quello che sta accadendo all'informazione pubblica". Elly Schlein ha usato toni duri oggi, intervenendo a Cassino all'evento "L'Europa che vogliamo" e poi parlando a margine ai giornalisti.

"Di Giorgia Meloni viene da pensare che sia diventata la regina delle televendite, ispirandosi a Wanna Marchi, con l'inganno delle persone anziane che riceveranno mille euro. Non è così, ahimè", ha detto Schlein. Il riferimento è al bonus anziani, una misura sperimentale che sarà lanciata nel 2025. La prestazione è stata annunciata con grande entusiasmo dal governo, ma si rivolgerà a una platea molto ristretta: cittadini over 80, con gravi bisogni assistenziali e con Isee sotto i 6mila euro. Secondo le stime dello stesso governo, si tratta di poco più di 24mila persone in tutta Italia.

"La raccontano così con la loro propaganda, come se a milioni di anziani andassero mille euro, quando si tratta di una sperimentazione che riguarderà 24mila persone", ha infatti attaccato Schlein. La segretaria dem ha criticato anche il modo in cui alcuni telegiornali hanno spiegato la misura: "Mi hanno segnalato un titolo di ieri nella televisione pubblica: mille euro in più per gli anziani, si vota l'8 e il 9 giugno. Una propaganda nella forma più becera, fatta sulla pelle degli anziani. Ma la tv pubblica non può essere Telemeloni". Per questo, il Pd organizzerà un "sit-in per denunciare quanto sta accadendo all'informazione pubblica", con il governo che segue "un modello che sembra quello di Orban", in Ungheria: "Si è oltrepassato il segno".

Nel suo intervento Schlein ha toccato vari temi. Dall'autonomia differenziata, sulla quale ha annunciato: "Ci mobiliteremo in tutto il Paese contro l'autonomia differenziata che crea cittadini, pazienti e studenti di serie A e di serie B". Fino al Medio Oriente, su cui ha sottolineato che la mozione parlamentare depositata dal Pd dovrebbe diventare "un ordine del giorno nei territori, per il cessate il fuoco umanitario immediato, per far ripartire il processo di pace verso l'unica soluzione possibile, due popoli e due Stati che possano vivere in pace e sicurezza".

Infine, la segretaria si è concentrata sui temi condivisi con le altre opposizioni: "Proseguiamo con le altre opposizioni la battaglia sul salario minimo, perché non possiamo aspettare che Giorgia Meloni si accorga che in Italia il lavoro povero è un problema", ha detto, chiedendo anche di "abolire gli stage extracurriculari gratuiti". Poi ha aggiunto un'altra norma su cui vorrebbe lavorare insieme agli altri partiti di minoranza: "Il congedo paritario obbligatorio di cinque mesi per entrambi i genitori, non trasferibile. Una misura concreta che aiuta l'occupazione femminile e le famiglie"

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