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Schlein dopo la rottura del campo largo a Bari: “A differenza di Conte io mantengo la parola”

La segretaria Elly Schlein dal palco Bari manda un messaggio a Giuseppe Conte, che si è sfilato dalle primarie: “Si deve avere rispetto, e far saltare le primarie a tre giorni dal voto è una sberla a chi si stava preparando per queste primarie. Non è accettabile”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Io sono qui con voi perché a differenza di altri mantengo la parola data. E mi dispiace per la decisione presa ieri da Giuseppe Conte, unilateralmente, perché così aiutano la destra. Forse chi ha iniziato a far politica direttamente da palazzo Chigi non ha dimestichezza con il lavoro e lo sforzo collettivo della comunità, ma si deve avere rispetto, e far saltare le primarie a tre giorni dal voto è una sberla a chi si stava preparando per queste primarie. Non è accettabile. Così come non accetto il pregiudizio che chi abita a Bari Vecchia non possa esprimere un voto libero". Schlein manda un messaggio durissimo a Giuseppe Conte da Bari, in piazza Umberto, dove ha tenuto un comizio per le elezioni comunali per sostenere il candidato Pd Vito Leccese.

L'intervento di Schlein, accompagnata in piazza con il senatore Francesco Boccia e il segretario regionale Domenico De Santis, arriva in un momento molto delicato per il centrosinistra, sia per le vicende giudiziarie che hanno colpito il Pd, con il caso dell'assessora ai Trasporti della Regione presieduta da Michele Emiliano, Anita Maurodinoia (che ha poi lasciato il Pd), indagata nell’inchiesta della Procura sui presunti intrecci tra mafia e politica a Bari, ma soprattutto dopo la rottura del campo largo: le primarie fra Vito Leccese, capo di gabinetto del sindaco uscente Antonio Decaro, e il "civico" di sinistra Michele Laforgia, che erano in programma domenica 7 aprile, sono infatti saltate dopo la nuova inchiesta giudiziaria per corruzione elettorale ha messo in luce pratiche di compravendita dei voti, ancora da accertare sul piano giudiziario, che fanno riferimento a un'area interna al centrosinistra barese, e che hanno appunto portato alle dimissioni immediate di Anita Maurodinoia.

Ieri il leader del M5s Giuseppe Conte ha annunciato lo strappo, seguito dallo stesso Laforgia, che oggi ha rivendicato lo stop: "Ho proposto a Vito Leccese di sospendere di comune accordo l'organizzazione delle primarie. L'ho fatto prima che il presidente Conte annunciasse l'analoga posizione del Movimento 5 stelle". Il leader del M5s ha riunito a Bari nel pomeriggio i suoi, per blindare la scelta di andare avanti fino alle elezioni dell'8 e 9 giugno con la candidatura di Laforgia, indipendentemente dalle opinioni degli alleati. "Non accettiamo mancanze di rispetto e nessuno si può permettere di dire che il Movimento 5 stelle è sleale", ha detto Conte, smentendo le indiscrezioni diffuse dal fronte Pd, secondo cui si sarebbe negato al telefono con la segretaria Elly Schlein.

Il leader del Movimento Cinque Stelle da Roma viene a Bari per sostenere il suo candidato alle primarie ma decide, unilateralmente, che le primarie non si possono più fare. E lo decide sulla base di un'inchiesta che con il voto delle primarie non ha niente a che vedere. Perché le primarie non sono, anzi devo dire non erano, tra Laforgia e qualcuno degli indagati per voto di scambio", ha detto Vito Leccese, candidato sindaco a Bari, dal palco di piazza Umberto, commentando l'annullamento delle primarie del centrosinistra. "Le primarie erano tra Michele Laforgia e Vito Leccese. E noi, io e lui, con la nostra storia, saremmo stati i garanti della correttezza e della trasparenza del voto. Invece secondo Conte un'inchiesta che riguarda il voto di scambio, improvvisamente diventa il motivo per interrompere le primarie di Bari".

La storia di Vito Leccese "è una storia di impegno che parla chiaro, e siamo pronti a sostenerti in questa sfida per la guida di questa città, e pronti a sostenerti anche se vorrai tentare ancora la strada dell'unità dialogando con Michele Laforgia per aggiustare la spaccatura che loro hanno creato ieri", ha detto ancora la segretaria dem Schlein.

"Abbiamo sempre lavorato e continueremo a lavorare per l'unità, per costruire l'alternativa a questa destra. È più facile distruggere che costruire, ma se non costruiamo adesso ci troveremo poi a costruire su macerie. Non mi scompongo mai per gli attacchi a me ma non tollero gli attacchi che arrivano questa nostra comunità", ha aggiunto la leader Pd.

"Bari è una città rifiorita, e per questo voglio ringraziare il sindaco Antonio Decaro e anche chi lo ha preceduto, Michele Emiliano, per la loro lotta contro il malaffare e per restituire dignità alla città. I fatti emersi a Triggiano sono gravissimi, e bisogna guardarsi dentro, il Partito democratico intende farlo fino in fondo. Non siamo immuni ai tentativi di infiltrazione ma dobbiamo diventarlo. Non accettiamo e non vogliamo voti sporchi o comprati".

La replica di Conte: "Per noi la legalità non è un valore negoziabile"

"Per il Movimento 5 Stelle la legalità non è un valore negoziabile, non è merce di scambio". Lo scrive il leader M5s Giuseppe Conte sui social network, dopo il comizio di Schlein a Bari. "Le notizie arrivate in questi giorni da Bari hanno restituito l'immagine di una politica lontana da quella cultura del servizio e della trasparenza che dovrebbe invece esserne tratto distintivo", spiega Conte. "Ne ho parlato a lungo oggi pomeriggio con la nostra comunità barese, in un proficuo incontro con il nostro gruppo territoriale, gli eletti e i referenti provinciali e regionali. Ho raccolto la voce e la determinazione di chi crede che la questione morale nel nostro Paese non sia un drappo da sventolare secondo convenienza ma un imperativo cui prestar fede ogni giorno", sottolinea ancora.

"Il coraggio del nostro Movimento testimonia ai cittadini che c'è una comunità che non si arrende, che non rinuncia a vedere nella politica uno strumento al servizio di tutti e non un passe-partout per la carriera di pochi".

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