Schlein chiede di non usare fondi Pnrr per costruire armi per Kiev: “Governo sia chiaro su questo”
La segretaria del Pd Elly Schlein, durante una diretta Instagram, si è espressa sulla possibilità che le risorse del Pnrr possano essere usate per la produzione di armi e munizioni da inviare all'Ucraina: "Chiederemo un impegno nero su bianco a Giorgia Meloni".
"Abbiamo due punti fermi. Primo, non abbiamo alcun dubbio sul pieno supporto all'Ucraina con ogni mezzo. Come siamo favorevoli all'avanzamento di una difesa comune europea".
"Secondo, non è per noi accettabile utilizzare le risorse Pnrr e coesione per produrre munizioni e armamenti. Soprattutto in Italia dove c'è un governo che è sempre stato ambiguo sul Pnrr. Questo governo sta rallentando l'attuazione (del Piano, ndr), sta mettendo in difficoltà comuni e imprese, rischia di farci perdere un'occasione storica e irripetibile. Non possiamo accettare che i fondi vengano sottratti dalle finalità previste per andare in un'altra direzione. Non è accettabile che si pensi di togliere fondi dai nidi per metterli nella produzione di munizioni e armamenti", ha detto Schlein durante la diretta, a proposito del voto di domani al Parlamento europeo sul regolamento Asap (Act to support ammunition production), il regolamento a sostegno della produzione di munizioni per agevolare l’approvvigionamento all’Ucraina .
"Il Pd ha presentato degli emendamenti su questo che saranno sostenuti da tutto il gruppo dei Socialisti e Democratici. Mi auguro che anche gli eurodeputati di tutti gli altri gruppi li sostengano, perché su questo bisogno essere chiari", ha aggiunto.
Inoltre, "al Senato al governo di Giorgia Meloni chiederemo di non dirottare fondi nella direzione della produzione di munizioni e armamenti. Questo per noi è un punto fondamentale. Vogliamo avere dal governo una risposta chiara".
L'Eurocamera voterà domani sul piano munizioni Ue per l'Ucraina, che oltre a stimolare la produzione di almeno 1 milione di munizioni entro l'anno da fornire a Kiev, permette agli Stati membri di spostare i fondi europei dai programmi di spesa sociali e dello stesso Pnrr per destinarli a nuove forniture di armi al Paese invaso. All'inizio di maggio gli eurodeputati del gruppo dei Socialisti e Democratici, al contrario di quelli del M5s e delle sinistre del Gue, avevano votato a favore della procedura d'urgenza. Il Pd però, pur esprimendosi a favore della ‘fast track', aveva dichiarato di essere contrario all’utilizzo di qualunque fonte di finanziamento proveniente dalle risorse del Pnrr e dei fondi di coesione, promettendo che si sarebbe attivato "per apportare le modifiche al testo necessarie per garantire che l'attuazione del programma non distolga con inaccettabili sviamenti dagli obiettivi Pnrr risorse già destinate a fondi europei di critica importanza per l’Ue e il nostro Paese".
Il rischio è che per via del posizionamento della delegazione del Pd sul tema della armi il gruppo dei Socialisti e Democratici arrivi diviso al voto. "I socialisti sono orientativamente a favore del testo – hanno fatto sapere fonti interne al gruppo – ma alcuni nodi restano da affrontare". E il nodo in questione è appunto la richiesta portata avanti da una serie di delegazioni, tra cui appunto quella del Partito Democratico, di sostenere l'emendamento pensato per impedire l'uso dei fondi del Pnrr e del piano coesione per l'acquisto di armi e munizioni.
L'eurodeputato Pd Brando Benifei, confermato proprio ieri da Schlein nel suo ruolo di capodelegazione, sta tentando di arrivare a una mediazione con alcuni eurodeputati della sinistra che sarebbero invece orientati verso l'astensione nel voto finale. "Mi pare di poter dire che l'orientamento prevalente del gruppo non sia quello di votare contro", ha dichiarato l'eurodeputato Massimiliano Smeriglio – indipendente di sinistra eletto nelle liste del Pd – che ha già detto che voterà contro l'Asap.
Il commissario Ue al Mercato Interno, Thierry Breton aveva comunque precisato che "Non c’è alcun obbligo da parte degli Stati membri nell’uso dei fondi di Coesione e di quelli del Recovery" per l’aumento della produzione della difesa, ma "Se alcuni Paesi vorranno utilizzarli, possono farlo".
"Elly Schlein manda la palla in tribuna. Per coprire le divisioni del Pd sull'Ucraina, la segretaria ipotizza un trasferimento di risorse nel Pnrr dagli asili alle munizioni. È una possibilità che è solo nella testa della Schelin, ed esclusa da tutti in Italia". hanno commentato gli eurodeputati del Terzo Polo, Nicola Danti (Iv) vicepresidente di Renew Europe e Giosi Ferrandino (Azione).
"Non mi pare che ci sia una grande differenza tra usare i soldi del Pnrr e usare i soldi del bilancio pubblico italiano o Ue. Mi sembra un'espediente retorico per dare un contentino ai ‘filo pace sulla pelle degli ucraini'. Speriamo non sia l'inizio di un ‘nuovo corso' del Pd", ha scritto su Facebook il segretario di Azione, Carlo Calenda.
Schlein risponde alle critiche dopo il risultato delle Comunali
Elly Schlein prova a placare gli attacchi interni al Pd, dopo i magri risultati ottenuti dal partito alle elezioni amministrative: "Mettetevi comodi, siamo qui per restare".
"A chi pensa che sia finita, io dico che abbiamo solo cominciato", ha aggiunto la segretaria del Pd in diretta Instagram. "Il cambiamento non è un pranzo di gala, è scomodo. Abbiamo un lavoro lungo davanti. Mettetevi comodi, siamo qui per restare". C'è un "lavoro lungo da fare coinvolgendo partito e territori. Andiamo avanti con le nostre battaglie. Non ci spaventano gli attacchi. Siamo qui per fare esattamente quello che diciamo. Noi non ci fermiamo, abbiamo da ricostruire una prospettiva e da dare una speranza a questo paese. Come si dice dalle mie parti: teniamo botta".