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Schlein alla direzione Pd dopo la polemica sul M5s: “L’avversario è la destra, ficchiamocelo in testa”

La segretaria del Partito Democratico apre la direzione parlando dell’identità del Pd: “Serve un’identità chiara, non possiamo essere tutto e il contrario di tutto”. E sulle alleanze Schlein sottolinea: “Non pensiamo di essere autosufficienti, servono delle sinergie con le altre forze alternative alla destra”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Aggiornamento: alla fine del confronto, durato oltre cinque ore, la direzione del Pd ha approvato all'unanimità il documento di sintesi della relazione presentata dalla segretaria Elly Schlein. Lo hanno comunicato fonti dem.

Elly Schlein apre la direzione del Partito Democratico con la sua relazione, dopo il doppio rinvio a causa della morte di Silvio Berlusconi prima e di Flavia Franzoni, moglie di Romano Prodi, poi. "Veniamo da intensi mesi di lavoro che ci hanno permesso di rilanciare il partito dopo la sconfitta delle politiche di settembre – comincia Schlein – È il momento di mobilitare tutto il partito sulla nostra agenda. Siamo all'opposizione senza sconti".

"Il 26 febbraio ho ricevuto il mandato di ricostruire un'identità chiara per questo partito. Non dobbiamo rappresentare tutto e il contrario di tutto – continua la segretaria del Partito Democratico – Le altre forze politiche sono state in grado di caratterizzarsi su alcune battaglie fondamentali, altrimenti si lascia spazio ad altri. C'è un'apertura di credito nei nostri confronti, siamo passati dal 15% al 21% nei sondaggi".

"Alle ultime amministrative abbiamo perso, c'è stato un forte psicodramma attorno a questa sconfitta. La destra ha una coalizione che si ricompatta, noi no – sottolinea Schlein, parlando di alleanze con le altre forze di opposizione – Non vinciamo da soli, che vuole anche dire che non abbiamo perso da soli. Non pensiamo di essere autosufficienti, servono delle sinergie con le altre forze alternative alla destra. Non dobbiamo competere sulle nostre differenze".

"Giustizia sociale, lavoro, conversione ecologica. Queste sono le nostre tre lotte intrecciate – continua la leader del Pd – Sarà un'estate militante. Le piste di lavoro che proponiamo per i prossimi mesi sono due: Il Next Generation Eu, Meloni ha detto di volerlo cambiare, ma in nove mesi ancora non ha deciso cosa, questo governo vive il Pnrr come un peso. Serve un'enorme sveglia per il governo. E guai a toccare la scuola pubblica".

"La seconda grande questione è l'autonomia differenziata – spiega la segreteria del Pd – Noi siamo riformisti sempre, e al confronto del governo abbiamo presentato le nostre proposte: la legge elettorale, il voto ai fuori sede, la sfiducia costruttiva" e altre ancora. E poi la sanità e l'emergenza abitativa. Il quinto punto è "lavoro, lavoro, lavoro". Il lavoro "sia la nostra bandiera".

"Sono balle quelle di chi racconta che noi non vogliamo ridurre le tasse sul lavoro – continua Schlein – a proposito di crisi della natalità, bella scelta aumentare la precarietà, complimenti a Giorgia Meloni e al suo governo". E aggiunge: "Continuiamo a insistere con le altre opposizioni su un salario minimo, serve una posizione comune".

"È una vergogna che Meloni parla di pizzo di Stato, l'ideologica è che si può strizzare l'occhio a chi evade e tagliare le tasse a tutti, anche ai ricchi", continua Schlein. La leader del Pd parla del clima e di scelte coraggiose: "Approviamo una legge che metta fine al consumo di suolo – sottolinea la deputata dem – facciamo nostra una proposta di Romano Prodi, a cui mandiamo un abbraccio, sull'incentivo a realizzare pannelli solari su tutti i tetti".

"La destra sceglie di cavalcare le paure, offrendo capri espiatori tra i più fragili – attacca Schlein – non c'è una solo sfida che si possa pensare di risolvere entro i nostri confini nazionali, vale per il cambiamento climatico, vale per l'accoglienza, serve una giornata di lutto europeo per i morti di Pylos". L'Unione europea "deve trovare una voce sola e forte sulla politica estera comune". Il Partito Democratico "è stato sempre chiaro e lineare sul supporto al popolo ucraino, anche militare, ma ciò che non significa che dismettiamo la prospettiva di una pace giusta".

Sulla tragica alluvione dell'Emilia-Romagna, Schlein invita a tenere insieme emergenza e ricostruzione, nominando il prima possibile un commissario: "Noi ci siamo per dare una mano, ma non ci stiamo ad assistere a una politicizzazione dell'alluvione. Per stare accanto ai territori colpiti, proponiamo di fare la Festa dell'unità nazionale a Ravenna". E aggiunge: "A me tocca provare a tenervi tutte e tutti insieme, ma non credo al modello del leader solo".

"Continueremo a batterci per il matrimonio egualitario, per il riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali, per una legge contro i crimini d'odio – continua Schlein – il traguardo sono le prossime elezioni politiche, in mezzo ci saranno vittorie e sconfitte, applausi e fischi. Intanto il Pd ha recuperato milioni di voti, secondo i sondaggi".

"Facciamo emergere l'agenda comune e non facciamoci trascinare dai nostri avversari sulle poche differenze interne – continua Schlein – se qualcuno pensa che l'opposizione sia una specie di vacanza o si racconta che ce la facciamo da soli, si sbaglia".

"In Molise siamo alleati del Movimento 5 Stelle. Significa che siamo d'accordo su tutto? No, sull'Ucraina permangono differenze enormi. Se mi invitasse Calenda porterei un saluto anche lì, ma non è che cambio idea sul sindaco d'Italia – sottolinea la leader del Pd – Per quanto riguarda Renzi, dispiace che abbia deciso di sostenere il candidato della destra. Lui appena arrivato al Nazareno ci ha invitato Berlusconi per farci un patto. Ho risposto a un invito rivolto alle altre forze politiche d'opposizione su lavoro e precarietà. L'avversario è la destra, ficchiamocelo in testa".

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