Schlein al sit-in alla Rai: “Basta con TeleMeloni, servizio pubblico svilito dalla propaganda del governo”
In serata la segretaria del Pd Elly Schlein è intervenuta al sit-in organizzato in viale Mazzini, davanti alla Rai, per protestare contro il governo e in difesa della libertà di stampa. Presenti diversi parlamentari dem, i leader di Avs, Bonelli e Fratoianni e le delegazioni di Iv e Più Europa (ma non il M5s). Al presidio hanno partecipato anche anche Articolo 21 e Rete Nobavaglio.
"Basta con TeleMeloni e con un servizio pubblico svilito a essere portavoce della propaganda di questo governo. E basta con gli attacchi al giornalismo d'inchiesta", ha detto Schlein. "Voglio ringraziare le associazioni presenti, a partire da Articolo 21 e tutte le altre forze di opposizioni, Più Europa, socialisti, Italia Viva, Avs. È importante la vostra presenza, sui principi fondamentali uniamo le nostre forze e lo dobbiamo fare per il servizio pubblico e la libertà di stampa".
"Pensiamo che la misura sia colma, abbiamo davvero esagerato. Ne va anche della professionalità dei giornalisti e di chi in Rai lavora – ha aggiunto – Non meritano di vedere la loro professionalità a servizio della propaganda del governo. Ci sono stati molti casi, tra il grottesco e il vergognoso, del tutto inaccettabili".
"Si può usare la rete ammiraglia Rai per fare apologia del fascismo come fatto con le commemorazioni di Gioventù Nazionale al Verano?" – ha detto ancora – Gli attacchi del 19 gennaio, quando FdI ha attaccato ‘il metodo report', testuale, sulla inchiesta che riguardava La Russa. Oppure durante la festa di Atreju dove un direttore Rai come Corsini ha introdotto il discorso dicendo ‘Noi di Fratelli d'Italia'. Abbiamo visto dall'inizio una gestione proprietaria di questo governo e lo si vede con gli ascolti. Arriverà finalmente il Media Freedom Act europeo e noi lavoreremo per riformare il sistema Rai, così da assicurare una migliore qualità del servizio pubblico. Una migliore democrazia passa da diritto di informazione".
A Schlein è stato poi domandato un commento sul Festival di Sanremo: "Io dal 2009 faccio ‘cronache sanremesi' ed è una tradizione alla quale non posso rinunciare per coerenza, perché la coerenza è importante soprattutto in politica. Quindi al festival sono molto affezionata, compatibilmente con gli impegni di lavoro lo seguirò. Ieri ho finito a mezzanotte a Strasburgo e non ho visto tutte le canzoni, ma a Meloni dedicherei, almeno per il titolo ‘La rabbia non ti basta', perché non si governa solo con la rabbia".
"Siamo qui perché c'è Telemeloni, occupazione della Rai che anche nei momenti peggiori era la Rai di tutti oggi è monocolore", ha spiegato Sandro Ruotolo.
"Dobbiamo dire grazie a Elly Schlein per ha scelta forte, libera e coraggiosa. È un governo che perde tutte le sfide europee e che lascia Ilaria Salis in carcere perché non ha il coraggio di chiedere a Orban il rispetto del diritto. Siamo qui perché la Rai sta diventando la cassa di risonanza del governo", ha detto Maria Elena Boschi (Italia Viva). "Passare il ministro Lollobrigida che parla della pasta nello spazio prima del sevizio sul presidente della Repubblica è inaccettabile. In una democrazia è fondamentale che le istituzioni siano rispettate e le istituzioni sono fatte anche dalle opposizioni. La Rai sia davvero la Tv di Stato e non la Tv del governo", ha aggiunto Boschi.
I manifestanti sotto la sede Rai intonano "Bella Ciao".Poco prima del sit-in c'è stato qualche momento di tensione. Il giornalista Francesco Amodeo – accompagnato da Marco Rizzo, leader di Democrazia Sovrana e Popolare -, con un megafono si è rivolto ai presenti: "Se oggi è TeleMeloni ieri era Rete-Dem". "Andate via fascisti", "tornate con Alemanno", hanno risposto i presenti.
La replica della Rai
"Sit-in del pd a viale Mazzini? Vorrei dire che Telemeloni non esiste, tutte le dichiarazioni e vertici Rai interviste si conferma un non essere, non esiste. La Rai è inclusiva e aperta a tutti, lo si vede nei programmi di approfondimento che realizza, le voci che Rai include sono tante, tutte, diverse, non esiste nulla di tutto questo. Ognuno ha la libertà di mostrare ed esprimere il proprio pensiero, un sit-in è legittimo ma noi come Rai difendiamo assolutamente la pluralità di espressioni, la libertà di stampa, nella maniera più assoluta in tute le espressioni editoriali e non", ha commentato il direttore Intrattenimento Prime Time della Rai, Marcello Ciannamea.