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Scarcerazioni dei boss mafiosi, Bonafede: “Pronti a intervenire con Antimafia”

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, torna sulla questione della scarcerazione dei boss mafiosi durante la crisi sanitaria, al centro dell’attenzione mediatica dopo le polemiche innescate dal leader della Lega, Matteo Salvini, e comunica che nel prossimo decreto del governo si punta a coinvolgere direttamente l’Antimafia sulla questione.
A cura di Annalisa Girardi
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"Le decisioni sulle scarcerazioni per motivi di salute vengono adottate in piena autonomia e indipendenza dalla magistratura. Lo sanno tutti… o forse no, a giudicare da qualche video in rete. Ad ogni modo, ho avviato tutti gli accertamenti interni ed esterni, anche presso l’ispettorato, sulle varie scarcerazioni": il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, interviene nuovamente sulla questione delle scarcerazioni di alcuni boss mafiosi a causa dell'emergenza coronavirus, dopo che il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva accusato il governo di tenere chiusi in casa gli italiani e aprire le porte del carcere a pericolosi criminali.

"D’accordo col Presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, siamo pronti a intervenire a livello normativo. Alcune delle proposte verranno inserite nel prossimo decreto legge", prosegue il Guardasigilli. Annunciando che una di queste proposte mira a coinvolgere direttamente l'Antimafia nella vicenda: "Tra queste proposte, merita maggiore approfondimento quella che mira a coinvolgere la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e le Direzioni Distrettuali Antimafia e Antiterrorismo in tutte le decisioni relative ad istanze di scarcerazione di condannati per reati di mafia (ieri sera abbiamo emanato una circolare che va in questa direzione). Come al solito, nessuna chiacchiera: soltanto leggi scritte nero su bianco".

Il ministro Cinque Stelle quindi conclude puntando (implicitamente) il dito contro il senatore leghista: "La lotta alle mafie è una cosa seria. Parlarne in maniera superficiale, gettare un tema così importante nella caciara quotidiana, mentire ai cittadini dicendo che c'è una legge (o addirittura una circolare) di questo governo che impone ai giudici di scarcerare i mafiosi, è gravissimo". Nei giorni scorsi, quando la faccenda era stata portata sotto l'attenzione mediatica, Bonfede aveva già attaccato Salvini, accusandolo di utilizzare la questione per diminuire la fiducia dei cittadini nel governo durante l'emergenza. Il Guardasigilli, inoltre, aveva specificato che il decreto del governo in questione sanciva in modo esplicito l'esclusione dei condannati per mafia e per qualsiasi reato grave dai benefici applicati negli istituti penitenziari per evitare la diffusione di contagi nelle carceri.

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