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“Sbarco a Cutro non è frutto di un accordo tra 4 amici al bar, c’è un’organizzazione”: ordinanza del gip

Nell’ordinanza di convalida degli arresti degli scafisti della strage di Cutro il gip scrive che si tratta di soggetti pericolosi che potrebbero reiterare il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nelle 45 pagine del provvedimento di convalida dell'arresto dei presunti scafisti del barcone naufragato nella notte tra sabato e domenica, causando la morte di almeno 67 persone, il gip del Tribunale Crotone Michele Ciociola, scrive che esiste "il pericolo di reiterazione del reato" perché i due, Sami Fuat, 50enne turco e Khalid Arslan, 25enne pakistano, "hanno avuto una condotta di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina", e pertanto devono restare in carcere, viste le circostanze che "denotano una spiccata pericolosità sociale". Un terzo scafista della strage di Cutro, Gun Ufuk, risulta al momento irreperibile.

Il "pericolo di fuga", che giustifica il provvedimento, viene motivato da tre elementi: assenza di dimora fissa nel territorio italiano; "verosimile presenza di fiancheggiatori sul territorio nazionale"; condotta del terzo scafista, Gun Ufuf, che è riuscito a far perdere le proprie tracce.

Una volta riguadagnata la libertà infatti, si sottolinea, "potrebbero prodursi, anche sul territorio nazionale, in nuove condotte di favoreggiamento di migranti a favore delle organizzazioni di appartenenza".

Si legge nel testo che lo sbarco sulle coste calabre "non può essere ritenuto frutto di un accordo tra 4 amici al bar che, imbattutisi per caso fortuito in almeno 180 disperati, decidono di affrontare i pericoli del mare per speculare sul desiderio di libertà dei disperati".

"L'esistenza di strutture per ospitare i migranti prima della partenza, il servizio di trasporto sino ai natanti, la suddivisione dei ruoli, la presenza di canali di pagamento coinvolgenti l'apporto di terzi soggetti, il servizio di assistenza marittima (un primo natante veniva sostituito con quello destinato all'inferno a seguito di avarie al motore) rappresentano indici sintomatici di un solo dato fattuale: l'imperversare di una organizzazione", si legge ancora.

Nel prologo dell'ordinanza di convalida del fermo e di accoglimento della richiesta di applicazione della misura cautelare del carcere, vengono utilizzate considerazioni irrituali e per nulla neutre, spesso con toni sarcastici, in riferimento alla tragedia avvenuta sulle coste calabresi: "In attesa dell'atteso ed osannato turismo crocieristico – si legge – l'Italia per alcuni giorni scopre altri esotici viaggi alla volta di Crotone e dintorni".

Ancora oggi sono stati recuperati alcuni cadaveri della strage di Cutro, e le ricerche continuano. Gli ultimi corpi ritrovati appartengono a due bambini: un maschietto è stato recuperato nella tarda serata di ieri, mentre oggi il mare ha restituito il corpo senza vita di una bambina.

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