Sara Tommasi fra sms, voli di Stato e minacce a Berlusconi
Sara Tommasi sta divenendo un personaggio chiave nell'inchiesta napoletana. I suoi rapporti con "Bartolo", i suoi sms al Presidente Berlusconi e altre personalità molto in vista, le sue dichiarazioni a tv e giornali potrebbero sciogliere i molti dubbi che ha la Procura di Napoli, ma anche quella di Milano.
Proprio ieri, infatti, oltre alla casa di "Bartolo" e di un suo socio, era stata perquisita la casa della Tommasi. La showgirl attualmente si trova in vacanza a Dubai, ma non disdegna assolutamente interviste di giornali e tv. Le piace la notorietà e si vede. Ai media ribadisce con la massima sincerità quello che si apprende anche dalle intercettazioni che ha in mano la Procura napoletana. E cioè che il mondo che frequentava era un mondo sporco, fatto di ricatti e di compromessi.
La showgirl afferma di non essere un'escort e di aver visto Bartolo solo in un occasione e per motivi di lavoro, e denuncia pubblicamente i vizietti dei politici che, a suo dire "hanno sempre voglia di fare sesso, è un chiodo fisso per loro" e poi "Il mio lavoro mi porta a contatto con un certo ambiente e personaggi del calibro di Berlusconi, Gheddafi, Putin. Non mi pento di niente. Che cosa avrei dovuto fare? Non lavorare nello spettacolo?". La ragazza s'è detta inoltre molto delusa da Berlusconi, perché "uno scandalo del genere puo' coinvolgere una starlette come me, ma non un politico, che dovrebbe dare il buon esempio. Lui invece e' super processato".
Tra le altre cose emergerebbe, sempre in base a quanto racconta la Tommasi, che il 14 giugno 2010, in occasione dell'inaugurazione a Sofia della statua di Giuseppe Garibaldi, si trovava sul volo di Stato diretto in Bulgaria in compagnia di Vittorio Sgarbi e del Presidente Silvio Berlusconi. Un'altra rivelazione significativa, dopo quella di ieri in cui si era appreso che due macchine del Presidente Berlusconi erano state mandate a prendere la ragazza sotto la sua abitazione romana.
La ragazza, personaggio chiave per ricostruire anche le vicende del caso Ruby, oggi ha paura. Dice che la polizia non fa il suo lavoro perché collusa con gli altri poteri forti, parla di strane persone che la pedinano, di gente che non conosce che l'avvicina al supermercato. Non solo. Come più volte emerge dai suoi racconti, le è capitato spesso che la drogassero, mettendole qualcosa nel bicchiere; le è capitato anche al bar. "In questo mondo – spiega la Tommasi- c'è la consuetudine di mettere la droga nei bicchieri. Lo fanno Lele Mora e Corona, ma anche tanti altri. Quello che ti danno serve a farti essere più disponibile a livello sessuale".