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Sarà Passera l’erede di Silvio?

Corrado Passera non ha mai nascosto le sue ambizioni “politiche” e ultimamente il suo nome circola con insistenza negli ambienti vicini al Popolo della Libertà. Insomma, il Ministro per lo Sviluppo Economico sarà l’erede di Berlusconi?
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Corrado Passera

"Per carità, Angelino Alfano è bravissimo. Ma quando ci sarà da entrare nella fossa dei leoni, molti esponenti del partito berlusconiano pensano non possa bastare".  L'editoriale di Gianluca Roselli su Libero aveva in qualche modo anticipato già quello che nelle fila del centrodestra  si profila come il tormentone dei prossimi mesi. Una questione cruciale, quella della leadership, tornata prepotentemente alla ribalta dopo i dissidi con la Lega Nord ed i tanti compromessi al ribasso con l'esecutivo Monti in buona sostanza avallati dal segretario in carica del Pdl. E del resto, che l'enfant prodige della politica italiana, stia attraversando il momento più difficile della sua breve "reggenza" lo si capisce da tanti segnali. Non bastasse il caos del tesseramento, con l'annuncio trionfale del milione di iscrizioni eclissato dai tanti dubbi sulla reale "trasparenza delle operazioni" (dubbi e perplessità aumentate in concomitanza dei congressi comunali e provinciali), non bastasse la pioggia di critiche per le "presunte convergenze" con il Pd sulla legge elettorale, non bastasse la constatazione dell'ormai irreversibile (o quasi) frattura con la Lega Nord, ecco che a turbare i "sogni di gloria" di Angelino sembra giungere il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera. O meglio, il fantasma di Passera.

Passera alla guida del centrodestra nel 2013? – E' noto infatti che l'ex amministratore delegato di Intesa San Paolo, considerato a ragione o a torto l'uomo forte del Governo Monti, ha intenzione di proseguire la sua  carriera politica anche al termine dell'esperienza nell'esecutivo guidato dall'uomo "che può salvare l'Europa". Allo stesso tempo è noto il rapporto di stima che sussiste fra Passera e Berlusconi, senza il cui avallo è ancora impossibile immaginare di prendere in mano le redini del Popolo della Libertà. Così come è noto che sono in molti a tollerare, più che condividere, la linea di Alfano, in particolar modo per quanto riguarda la gestione dei delicati equilibri interni, in un partito in cui non è semplice districarsi tra correnti e centri di potere territoriale. Un insieme di fattori, dunque, che di fatto rende estremamente instabile la leadership di Alfano, che per di più deve fare i conti con la voglia di rivincita dei "delusi", quei pezzi grossi del Pdl spiazzati dalla decisione di Berlusconi di investire il giovane siciliano alla guida del partito senza aver prima affrontato un "percorso condiviso". E se i vari Verdini e Cicchitto si limitano per così dire a far valere il proprio peso nelle stanze dei bottoni (con il primo che sta ancora cercando di venire a capo della complessa vicenda Monte dei Paschi), a dare l'ennesima picconata al fortino di Alfano ci ha pensato il Governatore della Lombardia Roberto Formigoni che in una intervista a Repubblica ha di fatto "benedetto" un'eventuale partecipazione di Passera alle primarie per la scelta del candidato del Pdl nel 2013.

Il fronte del dissenso al "banchiere" – Va anche detto però che se il fronte interno che sostiene Passera sembra crescere di giorno in giorno, allo stesso modo sono in molti fra i big a storcere il naso. A cominciare dagli ex colonnelli di An Gasparri e La Russa, che si sono affrettati a smentire accordi o indicazioni di sorta in tal senso, per proseguire con l'ex ministro Meloni e soprattutto con le frange del partito più vicine agli ex (?) alleati della Lega Nord, che considerano la presenza di Passera un ostacolo insormontabile ad una eventuale ricomposizione dell'asse di ferro col Carroccio. Da questo punto di vista in effetti sembra esserci ben poco margine di manovra e anche una eventuale affermazione di Passera alle primarie non cambierebbe la sostanza delle cose. Ovviamente all'insieme del quadro fin qui delineato contribuirà in maniera decisiva il "comportamento" di Passera all'interno dell'esecutivo, nonchè l'eventuale ritorno di immagine dall'eventuale buon operato del Governo Monti. Sembrerà cinico, ma in tal senso non è escluso che qualcuno remi contro l'ex ad di San Paolo…

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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