Che cos’è lo Swift: perché l’Ucraina vuole tagliare fuori la Russia e perché l’Europa frena
L'Ucraina chiede sanzioni "devastanti" contro la Russia. I vertici dell'Unione europea, riunitisi ieri, hanno condannato l'attacco di Mosca annunciando che Bruxelles è pronta a imporre sanzioni durissime per colpire l'economia russa. Si parla anche dell‘espulsione del Paese dal sistema Swift, una misura richiesta subito dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Ma su questo punto l'Occidente è diviso: alcuni Paesi, tra cui in primis Italia e Germania, frenano. Tagliare fuori la Russia dal sistema Swift avrebbe un effetto boomerang anche sulle economie europee.
Che cos'è lo Swift, la piattaforma che connette banche ed enti finanziari nel mondo
Facciamo un passo indietro. Swift sta per Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications ed è una piattaforma belga di messaggistica che connette migliaia di istituzioni finanziare in tutto il mondo per i trasferimenti di denaro. In altre parole, permette alle banche di avvisarsi l'una con l'altra quando sta per avvenire un trasferimento. Tagliare fuori un Paese dalla piattaforma significa, di fatto, escluderlo dall'intero sistema finanziario internazionale.
L'impatto della sanzione sulla Russia e perché l'Europa frena
Per la Russia sarebbe un colpo durissimo. Le imprese russe non riuscirebbero più a inviare denaro fuori dal Paese, così come di riceverlo, facendo di fatto saltare anche i rapporti commerciali. Un colpo durissimo, come abbiamo detto. Ma anche le economie europee risentirebbero dell'impatto: le banche europee, in particolare, sono preoccupate dal fatto che escludendo la Russia dalla piattaforma si andrebbero automaticamente a perdere miliardi di dollari di crediti concessi, che non avrebbero più modo di essere ripagati.
Secondo gli osservatori internazionali escludere la Russia dal sistema Swift sarebbe il colpo di grazia al Paese, la cui economia è già indebolita da anni e anni di sanzioni dopo l'invasione della Crimea nel 2014. Ma l'Europa è divisa su questo. Per ora Bruxelles spinge su un'altra strada, quella delle sanzioni che colpiscano figure e settori strategici per la Russia, senza comportare perdite nel Vecchio Continente e continuando comunque a tutelare gli interessi internazionali. Dell'esclusione dal sistema Swift si parlerà in futuro, in un altro pacchetto di sanzioni se questo dovesse dimostrarsi necessario.