Santanché sul biglietto della Via dell’Amore, considerato troppo caro: “10 euro, ma le lamentele non costano”
La Via dell'Amore, il percorso panoramico nel parco naturale delle Cinque Terre, ha riaperto dopo ben 12 anni. Per percorrere i 900 metri del sentiero bisogna pagare una quota di ingresso di 10 euro, un prezzo che molti hanno considerato troppo caro. A intervenire sulle polemiche la ministra del Turismo, Daniela Santanché, che ha commentato in un post su X: "Dieci euro per la Via dell'Amore. Le lamentele, invece, non costano nulla".
Frasi che non hanno fatto altro che alimentare le polemiche. Un utente, commentando il post della ministra, le fa notare che per una famiglia di quattro persone significa sostenere un costo di 40 euro e che "non tutti hanno lo stipendio da ministro". Un altro ancora sottolinea che il costo del turismo in Italia, tra prezzi sempre più proibitivi e non certo accessibili a tutti, non è un tema che può essere "liquidato con una battutina". Soprattutto dalla ministra incaricata di occuparsene.
E ancora, c'è chi scrive: "Solito tweet insensato e fuori luogo, soprattutto dalla ministra del Turismo che dovrebbe intervenire invece di ironizzare". Oppure chi chiama in causa le sue vicende giudiziarie, in cui è indagata per truffa aggravata i danni dello Stato e falso in bilancio, sottolineando che i soldi non sono certo un problema, se vengono gestiti così.
Insomma, tra insulti alla ministra, critiche e sfottò di vario genere, sotto al post di Santanché emerge un tema che dovrebbe essere attenzionato dalle attività competenti: quello dell'accessibilità e dei costi sempre più elevati delle località turistiche, così come quello della gestione del turismo di massa.
Dalle riaperture dopo la pandemia di Covid, le mete turistiche più amate e in voga del momento hanno ripreso ad attrarre migliaia, se non milioni di viaggiatori. Numeri di questo tipo pongono un problema serio sull'impatto che flussi turistici di questa portata hanno a livello ambientale, così come economico. L'overturism non solo può rappresentare una minaccia per gli ecosistemi più delicati, ma anche innescare fenomeni economici devastanti, come l'aumento dei prezzi degli affitti piuttosto che del generale costo della vita, che fanno diventare inaccessibili dei luoghi in primis ai suoi abitanti.
Insomma, dietro i dieci euro del biglietto per la Via dell'Amore c'è un tema tanto vasto quanto complesso. L'ironia proprio da parte di chi dovrebbe occuparsene è quantomeno discutibile.