Santanchè, novità in udienza sul caso Visibilia: quando si saprà se la ministra va a processo
Si è svolta oggi una nuova udienza preliminare del processo sul caso Visibilia, in cui è indagata anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè. Gli inquirenti hanno chiesto per la ministra il rinvio a giudizio per falso in bilancio per la gestione dei conti della società Visibilia Editore. Oggi si sono svolti gli interventi della difesa, poi la giudice Anna Magelli ha rinviato la prossima udienza – che avrebbe dovuto essere domani – al 17 gennaio 2025. Quella è la nuova data da attendere, quindi, per sapere se Santanchè verrà effettivamente processata o meno.
La difesa della ministra Santanchè ha chiesto il proscioglimento
Durante l'udienza preliminare odierna, la difesa della ministra ha chiesto il proscioglimento. Il legale Nicolò Pelanda ha affermato che non c'è stata "alcuna operazione di maquillage sui bilanci". Anzi, ha sostenuto che ci sia stata totale trasparenza. Non sarebbe mai stato "nascosto alcunché", e i soci di Visibilia sarebbero sempre stati "informati delle perdite", perché c'era una "offerta informativa trasparente".
In più, l'avvocato di Santanchè ha dichiarato che una delle accuse al centro dell'impianto dei procuratori di Milano, quella riguardante l'avviamento, era già esaminata dalla stessa Procura. Sarebbe avvenuto nel 2017, per la stessa società. Allora, ha detto Pelanda, i magistrati esclusero che Visibilia dovesse essere messa in liquidazione e archiviarono il caso.
L'accusa di falso in bilancio a Daniela Santanchè nel caso Visibilia
La base è quindi questa per chiedere il proscioglimento dall'accusa di falso in bilancio. La ministra Santanchè ha fondato Visibilia, e ne è stata amministratrice delegata e presidente fino a metà dicembre 2021. Secondo l'accusa invece la senatrice di Fratelli d'Italia, che è indagata insieme al compagno Dimitri Kunz e alla sorella Fiorella Garnero tra gli altri 15, avrebbe volutamente approvato bilanci non corrispondenti al vero per "conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto".
I procuratori Luigi Luzi e Maria Giuseppina Gravina avevano anche sottolineato che il complesso aziendale di Visibilia aveva una "sistematica incapacità di produrre reddito". Si basava su "piani industriali ottimistici – approvati dal Cda della società Visibilia Editore spa – che contenevano previsioni di reddito operativo mai rispettate". E anzi, c'erano dei "significativi scostamenti negativi" tra le previsioni e poi gli effettivi introiti. Questo avrebbe spinto anche gli investitori a credere nella società più di quanto fosse ragionevole.
Tra gli indagati la richiesta di rinvio a giudizio è valida per sedici persone, mentre uno ha chiesto il patteggiamento. Sono indagate anche tre società che hanno concordato la sanzione amministrativa. Come detto, la prossima udienza preliminare è stata rinviata al 17 gennaio. Manca ancora l'intervento del difensore dell'ultimo imputato. Dopodiché, la giudice dovrebbe ritirarsi in camera di consiglio. E decidere se Santanchè andrà a processo o oppure no. Fino a quel momento, tutte le ipotesi di eventuali dimissioni dal ruolo di ministra restano sospese.