Sanremo, la ministra Roccella contro Fedez: “Basta con tutta questa insistenza sull’aborto”
La ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità del governo Meloni, Eugenia Roccella, ha risposto in un'intervista alla Stampa all'attacco che Fedez le ha rivolto dal palco di Sanremo. In una canzone il cui testo non era stato approvato dalla Rai, il rapper ha citato la ministra, la quale poche settimane ha detto che l'aborto "fa parte purtroppo delle libertà delle donne".
"Quelle che passano per contestazioni oggi sono spesso il massimo del conformismo. Mentre a volte dire una cosa di semplice buonsenso diventa un gesto quasi trasgressivo", ha commentato la ministra. E sulla canzone di Fedez: "Non ho visto l’esibizione di Fedez, vorrei ricordargli però che anche la Rai, che gli ha offerto il palco, è a spese dei contribuenti".
Il riferimento è al verso scritto dal cantante: "Purtroppo, l’aborto è un diritto. Non l’ho detto io, l’ha detto un ministro. A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti". Roccella ha poi specificato: "La citazione è inesatta, e per capirne il senso basta ascoltare la frase intera: il “purtroppo” era riferito alla sofferenza delle donne che decidono di abortire per evitare una maternità non voluta. Spero che nessuno ritenga che una donna compia questa scelta a cuor leggero. L'aborto è un lutto, e solo le donne lo sanno".
La ministra ha detto che affermazioni di questo tipo dovrebbero essere di buon senso: "Alcune cose che un tempo erano ovvie, scontate, oggi è diventato difficile dirle. Come il fatto che le donne che abortiscono non sono contente di farlo. Che non è un momento di felicità". Roccella ha anche ripetuto che "nessuno mette in discussione la legge 194", anche se allo stesso tempo il governo Meloni non si è attivato per rimuovere gli ostacoli all'accesso all'aborto e con tutta probabilità non intende farlo.
La ministra ha poi difeso il governo dall'accusa di portare avanti una visione del mondo patriarcale: "Se l’Italia, dopo tanti anni di politica rigorosamente al maschile, ha finalmente una presidente del Consiglio donna, si deve alla destra. Io vorrei, proprio perché credo alla libertà femminile, che le donne siano anche libere di essere madri se vogliono, e che possano farlo senza rinunciare alle proprie vocazioni e ambizioni, ai desideri e ai sogni".
Per Roccella, "tutta questa insistenza sull’aborto" da parte della "sinistra" mostra che "ha perso la sintonia che un tempo aveva con il movimento delle donne, ed è scollata dai veri bisogni delle italiane". Uno dei temi su cui concentrarsi è piuttosto "l'utero in affitto", perché "parlare di una legge che lo renda reato universale per la sinistra è imbarazzante", mentre "se abbiamo a cuore la dignità delle donne, dovrebbe essere una battaglia condivisa".
La critica a Sanremo: "Format maschilista"
La ministra ha commentato anche il festival di Sanremo, e il suo format che è "sempre lo stesso: un conduttore rigorosamente maschio e alcune donne che ruotano intorno a lui, sottolineando così la funzione sostanzialmente decorativa che è loro affidata". La formula è stata promossa dal conduttore Amadeus nelle ultime edizioni, che hanno visto numerose co-conduttrici essere ospitate per una sola serata.
"Per evitare accuse di bieco maschilismo si permette loro di parlare, di fare un discorsetto su qualche tema serio, ma poi, come è stato fatto con Ferragni, si sottolinea che “ha scritto da sola il suo testo”! Qualcuno fa domande del genere ad Amadeus o a Morandi?", ha concluso Roccella.