Sanità, rinnovo del contratto: 85 euro in più al mese per 3 milioni di dipendenti pubblici
"Firmato il contratto per la sanità. Grazie a tutti coloro che ogni giorno si occupano della nostra salute". Lo ha annunciato il ministro della P.A., Marianna Madia, in un tweet. Si è "concluso – aggiunge – un percorso a cui stiamo lavorando da quattro anni: il rinnovo del contratto, fermo da quasi 10 anni, di oltre 3 milioni di dipendenti pubblici". Con il comparto della sanità infatti si completano gli accordi per i rinnovi in tutto il pubblico impiego.
Le fa eco il ministro della Salute Beatrice Lorenzin con un tweet: "Un passo importante per restituire la dignità a migliaia di professionisti che ogni giorno lavorano nel nostro Servizio sanitario nazionale e garantiscono la salute dei nostri cittadini. Adesso andiamo avanti anche per i medici". Il rinnovo del contratto per la sanità arriva dopo i rinnovi per gli statali, per il settore della conoscenza, ovvero scuola, università e ricerca, e per gli enti locali, firmato due giorni fa, e che ha coinvolto 467mila lavoratori.
"L'accordo preliminare – ha spiegato il sindacato Fp Cgil – prevede di erogare per il 2018 aumenti retributivi fino a 85 euro mensili. Arriveranno inoltre gli arretrati 2016 e 2017 e ripartirà la contrattazione per il trattamento accessorio. Nell'intesa sono previsti congedi per le donne vittime di violenza e l'ulteriore esenzione per un anno da turni disagiati, oltre 91 euro pro capite per incrementare i fondi della produttività e rivalutare le indennità a seguito della contrattazione integrativa (a partire da notturno, pronta disponibilità e festivo). Sono quindi garantiti fino a 15 minuti di tempo di vestizione, innalzabili in contrattazione aziendale. Dal contratto viene escluso il Jobs Act, a partire dal mantenimento dell'articolo 18, e viene eliminata la legge Brunetta".