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Sanità, arriva la piattaforma online per sapere quanto è lunga la lista d’attesa: via libera al decreto

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato uno dei decreti collegati al dl sulle liste d’attesa. Questo prevede la creazione di una piattaforma online dedicata alle liste d’attesa: i cittadini potranno usarla per conoscere i tempi e, più avanti, anche per sapere se ci sono altri ‘slot’ liberi in Regione.
A cura di Luca Pons
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Presto i cittadini dovrebbero avere accesso a una piattaforma che permetta di monitorare i tempi delle liste d'attesa. Più avanti, poi, questa stessa piattaforma dovrebbe far sapere se, per una certa visita o prestazione, c'è la possibilità di prenotare altrove per passare più in fretta. È infatti arrivato l'ok della Conferenza Stato-Regioni a uno dei decreti attuativi del dl Liste d'attesa, che riguarda proprio lo strumento web in questione.

L'idea alla base dello strumento online è che chiunque, accedendovi, possa sapere quanto tempo dovrà aspettare nella propria Asl e in generale nella propria Regione per effettuare una visita o degli esami di cui ha bisogno. I tempi non sono certi: si potrebbe partire già a marzo, ma probabilmente non in tutte le Regioni, dato che alcune sono tecnicamente più pronte per la novità (il Lazio, ad esempio) mentre altre hanno più strada da fare per avere l'infrastruttura necessaria.

Il decreto Liste d'attesa è stato varato dal governo Meloni nell'estate del 2024, ma da allora la sua attuazione è rimasta praticamente ferma. Lo aveva denunciato poche settimane fa la fondazione Gimbe, attirandosi gli attacchi di Fratelli d'Italia, a cui il presidente Nino Cartabellotta aveva risposto in un'intervista a Fanpage.it. In ogni caso, dopo settimane di rinvii, ora un nuovo decreto attuativo è arrivato a vedere la luce come ha riportato il Sole 24 ore, ed è proprio quello che stabilisce le linee guida per realizzare e far funzionare la piattaforma nazionale sulle liste d'attesa.

Lo strumento dovrà misurare tutte le prestazioni sanitarie che sono in lista d'attesa, in tutto il territorio italiano. E avrà anche il quadro di tutte le disponibilità, sia della sanità pubblica che di quella convenzionata. A questo ‘database' si agganceranno le diverse piattaforme regionali, che i cittadini potranno utilizzare per sapere quanto è lunga la lista d'attesa in media per le varie prestazioni sanitarie. Naturalmente, le prestazioni più urgenti dovranno avere un tempo d'attesa più breve.

L'intenzione è poi di espandere ulteriormente la funzione della piattaforma. Con il tempo – ma si parla di un momento successivo, quando le funzionalità base saranno già operative e ben collaudate – si dovrebbe arrivare a fare in modo che i cittadini possano sapere dalla piattaforma non solo quanto tempo bisogna aspettare per una prestazione sanitaria, ma anche dove è possibile effettuarla più in fretta.

Infatti, la ‘seconda fase' prevede che ciascuno possa inserire sulla piattaforma la propria ricetta elettronica. In risposta, il programma dovrebbe indirizzare alla struttura della propria Asl che ha la disponibilità più immediata per effettuare quella visita o quell'esame. Il sistema dovrebbe essere molto vicino a una ‘prenotazione online', perché in questo modo si dovrebbe arrivare a sapere quando e dove è possibile ricevere le cure necessarie.

In tutti i casi, però, la piattaforma non potrà mai essere utilizzata per prenotare. Potrà solo fornire le indicazioni necessarie. La prenotazione andrà sempre effettuata presso il Cup, ovvero il Centro unico prenotazioni regionale.

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