Sangiuliano e le ultime nomine prima delle dimissioni da Ministro: in commissione amici e fedeli
Non si fermano le polemiche dopo il caso Boccia-Sangiuliano. Le ultime riguardano le nomine che quest'ultimo avrebbe firmato prima di rassegnare le dimissioni da Ministro della Cultura, in particolare quelle dei componenti della commissione che dovrebbe decidere i film italiani da finanziare con i contributi pubblici, per un totale di 50 milioni di euro.
Stando a quanto riportano Repubblica e La Stampa, che parlano di indiscrezioni dal momento che il decreto non è ancora stato firmato, tra i 18 consulenti scelti ci sarebbero non solo Francesco Specchia giornalista di Libero anche l'avvocata Manuela Maccaroni, da un anno presidente – a titolo gratuito – dell’Osservatorio per la parità di genere del dicastero e che ora con questa nuova nomina incasserà 15mila euro. La richiesta di farne parte sarebbe arrivata anche a Paolo Mereghetti, decano dei critici e firma del Corriere della Sera, a Valerio Caprara, Giacomo Ciammaglichella, avvocato.
Ma si tratta solo dell'ultima mossa di Sangiuliano prima di lasciare il dicastero, dove sarà sostituito da Alessandro Giuli. Anche altri nomi sono stai tirati in ballo per sottolineare come l'ex ministro scegliesse di affidare incarichi a soggetti della sua cerchia ristretta. Tra questi, Maria Rosaria Boccia, nel corso dell'intervista rilasciata venerdì a In Onda, ha parlato anche della direttrice d'Orchestra Beatrice Venezi, consulente per la musica a 30mila all'anno e che dirigerà a Pompei il concerto al G7 della Cultura. La quale, secondo sempre quanto riporta Repubblica, sarebbe stata introdotta al Ministero da Ignazio La Russa.
Ma ci sarebbe anche il suo legale Silverio Sica da Salerno, fratello di Salvatore, nominato consigliere per la tutela del diritto d’autore e per la digitalizzazione a gennaio 2023, oltre che presidente del Comitato consultivo per il diritto d’autore, anche lui spesso in Rai come commentatore. Così come consigliere a titolo gratuito per la tutela del paesaggio è stato fino a pochi mesi fa l’ex sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo. Ancora, a fine marzo fu invece nominata presidente del Consiglio superiore del cinema e audiovisivo Francesca Paola Assumma, avvocata e figlia del decano del diritto d’autore, Giorgio Assumma.