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Sangiuliano consiglia il libro di Meloni, il M5s: “È ministro o della Cultura o della propaganda?”

Nei suoi consigli social, il ministro della Cultura sponsorizza il libro di Giorgia Meloni. Le opposizioni polemizzano: “Siamo ai limiti del farsesco – attaccano dal Movimento 5 Stelle – non si vergogna?”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Della serie consigli per gli acquisti, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, promuove sui suoi canali social il libro di Giorgia Meloni. Il titolare del Mic, spesso criticato per una serie di scivoloni nel suo anno al governo – dal controverso rapporto con il sottosegretario Sgarbi alla pessima figura al Premio Strega – tiene tutti i giorni una sorta di rubrica: ogni mattina Sangiuliano consiglia un libro, con vari hashtag dedicati. Diciamo che c'è un po' di tutto – anche se nell'ultimo periodo ha dominato Tolkien – pur rispettando l'orientamento politico e culturale del ministro. Il libro di oggi, però, ha scatenato particolari polemiche.

"Il libro di oggi – scrive su X – La versione di Giorgia di Alessandro Sallusti". Non sfuggirà ai più attenti che si tratta del libro scritto dal direttore del Giornale insieme alla presidente del Consiglio e, considerando che Sangiuliano è un ministro del governo Meloni, in molti hanno sottolineato un possibile conflitto di interessi.

"Abbiamo un ministro della Cultura che va al Premio Strega senza aver letto i libri in concorso, ma che poi ci tiene a divulgare via social i suoi suggerimenti letterari – commenta la deputata del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura, Anna Laura Orrico – Oggi si è spinto oltre l'immaginabile, suggerendo addirittura ‘La versione di Giorgia', ossia l'agiografia di Giorgia Meloni firmata nientepopodimeno che da Alessandro Sallusti, che la intervista. Siamo ai limiti del farsesco". E attacca ancora: "È profondamente triste che un Paese come l'Italia veda amministrato il mondo della cultura da chi non si vergogna della propria superficialità e del livello bassissimo che esprime con le sue scelte. È in questo modo che si esprime la ‘cultura di destra'? Perché non si occupa di cose serie come il mancato rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori delle fondazioni liriche o di aver tradito i lavoratori dello spettacolo con un decreto che cancella l'indennità di discontinuità come approvata dal Parlamento, anziché fare il ministro della propaganda? Mala tempora currunt".

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