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Salvini vuole ripensare sanzioni alla Russia, Fdi dice no: “Non saremo anello debole dell’Occidente”

Tensioni all’interno del centrodestra. Dopo che Salvini ha rilanciato l’idea di modifica o addirittura di eliminazione delle sanzioni alla Russia, Fdi: “Non saremo ventre molle dell’Occidente”.
A cura di Antonio Palma
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Le sanzioni alla Russia rischiano di creare nuove tensioni all'interno del centrodestra. Dopo che Salvini ha rilanciato l'idea di modifica o addirittura di eliminazione delle sanzioni alla Russia, da parte di Fratelli d'Italia è arrivato un netto no.

Le iniziative di Matteo Salvini  “non potranno essere una linea di governo” ha spiegato infatti il senatore di Fdi, Giovanbattista Fazzolari. “Per Meloni l’Italia non può essere l’anello debole della compattezza occidentale, un governo con a capo Meloni non sarà il ventre molle dell’Occidente” ha sottolineato Fazzolari intervistato dall’AdnKronos, assicurando che in un eventuale Esecutivo con i due leader, le posizioni di Salvini resteranno marginali.

Salvini dal suo canto continua a ritenere le sanzioni a Mosca controproducenti. "È l'unico caso al mondo in cui le sanzioni che dovrebbero fermare la Russia, mettere in ginocchio la Russia, invece, che punire i russi stanno punendo gli italiani. Quindi evidentemente qualcuno ha sbagliato i suoi conti", ha dichiarato infatti il leader della Lega scagliandosi  contro le sanzioni occidentali alla Russia per la Guerra in Ucraina e proponendo un immediato ripensamento, non solo in Italia ma a livello europeo.

"Le sanzioni stanno funzionando? No. A oggi chi è stato sanzionato sta guadagnando, mentre chi ha messo le sanzioni è in ginocchio. Evidentemente qualcuno in Europa sta sbagliando i conti: ripensare la strategia è fondamentale per salvare posti di lavoro e imprese in Italia", ha sottolineato l'ex ministro, riassumendo il suo intervento avvenuto nel corso si un comizio per la campagna elettorale del elezioni politiche del 25 settembre.

"Voglio vincere le elezioni ma voglio governare un Paese vivo" ha aggiunto Salvini, chiedendo all'Ue di trovare fondi per coprire i costi delle sanzioni la Russia. "Vogliamo tenere le sanzioni contro la Russia? Benissimo, ma l'Europa copra le spese per imprese e famiglie" ha aggiunto, concludendo: "Abbiamo votato tutte le sanzioni, ma ora per evitare una strage economica serve uno scudo europeo,  sennò avremmo un milione di disoccupati in più ".

"Decisioni come il sostegno all’Ucraina, l’invio di armi e le sanzioni, devono essere concordate con i partner occidentale, e l’Italia deve mantenere la compattezza dell’alleanza” ha ricordato però Fazzolari, concludendo: "È inimmaginabile che un governo sulla questione Ucraina segua una linea diversa da quella dei partner occidentali".

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