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Salvini vuole il ministero per la Famiglia e la Natalità: “Bisogna tornare a fare figli senza problemi”

Matteo Salvini vorrebbe chiedere per la Lega il ministero della Famiglia e della Natalità, che potrebbe essere affidato ad Alessandra Locatelli, assessora lombarda.
A cura di Annalisa Cangemi
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Tra le proposte per il totoministri spunta la nuova richiesta del segretario della Lega Matteo Salvini, che sembra per il momento non aver rinunciato del tutto al Viminale. Il leader del Carroccio ora chiede il dicastero per la Famiglia, con una specifica attenzione al tema della natalità, che potrebbe essere guidato proprio da un esponente del suo partito. "La Lega si occuperebbe volentieri dei temi della famiglia e della natalità all'interno del nuovo governo", perché "bisogna tornare a mettere al mondo figli senza tanti problemi", avrebbe detto, secondo quanto riportato da alcuni giornalisti presenti all’assemblea provinciale dei militanti della Lega della provincia di Varese, che si è svolta a Saronno a porte chiuse.

Le motivazioni dietro questa scelta sono facilmente intuibili. Fonti del Carroccio fanno sapere che la Lega prenderebbe volentieri in mano il dossier famiglia, ministero già esistente, ritenendo in particolare il tema della natalità come una "emergenza nazionale". La conferma del progetto leghista arriva anche dal capogruppo al Senato Massimiliano Romeo: "Con questo governo si spera di concretizzare i progetti che in Parlamento abbiamo più volte sostenuto, cercando di seguire l’esempio delle politiche del Trentino Alto Adige, la Regione che ha l’indice di natalità più alto".

Il tema è del resto uno dei cavalli di battaglia della Lega. Se ne occupò già Lorenzo Fontana, vicesegretario di Salvini nel primo governo Conte, che fu ministro della Famiglia dal 1 giugno 2018 al 10 luglio 2019, poi sostituito da Alessandra Locatelli (Fontana era passato agli affari europei), 42enne comasca che prenderà il posto di Lorenzo Fontana, militante della prima ora del Carroccio dal 1993, oggi assessora in Lombardia con la stessa delega. E si fa già il suo nome come possibile nuova ministra del governo Meloni.

Sempre in casa Lega potrebbe essere riconfermata anche Erika Stefani, che però potrebbe lasciare l'incarico di ministra alla Disabilità, per guidare gli Affari regionali, e portare avanti il dossier delle Autonomie regionali, che il Nord si aspetta da tempo. Nel Carroccio si fa anche il nome di Stefano Bolognini, assessore lombardo, che potrebbe guidare il ministero dell'Innovazione, lo stesso che Salvini promette di spostare nella sua Milano. In tutto comunque il Carroccio dovrebbe avere 4 ministeri, e la stessa quota dovrebbe spettare a Forza Italia. Meloni invece dovrebbe tenere per sé tutti gli altri, dividendoli tra tecnici e politici.

La reazione del Partito Democratico

Appresa la notizia, la senatrice dem Valeria Valente ha espresso preoccupazione: "Leggo che la Lega sarebbe intenzionata a chiedere un ministero per la Famiglia e la natalità. È una proposta che riassume la visione oscurantista di questa destra per cui le donne servono solo a fare più figli, ad avere famiglie (tradizionali) più numerose. La natalità è invece correlata con l'occupazione femminile, nelle regioni e nei paesi in cui le donne lavorano e sono autonome fanno più figli. Le donne sono la leva del cambiamento e del rilancio del Paese, anche a livello demografico. Giorgia Meloni, la prima donna che potrebbe riuscire a diventare Premier, che dice? Intende assumere questa visione miope o istituire un ministero per le donne e le pari opportunità, per consentire al suo Esecutivo di puntare sui talenti, sulle competenze e sui diritti delle donne, invece che aspirare a tenerle a casa con un ministero della famiglia, sostenendo appunto solo il ruolo di cura familiare tradizionalmente femminile?".

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