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Salvini vuole Berlusconi al Quirinale: “Draghi serve all’Italia come presidente del Consiglio”

“Il candidato al Quirinale l’abbiamo già. Ho sentito Silvio Berlusconi questa mattina e l’ho sentito in grande forma. Mario Draghi ora serve all’Italia nel ruolo di presidente del Consiglio”: lo ha detto Matteo Salvini a qualche giorno di distanza da alcune dichiarazioni di Giorgia Meloni, che con una battuta aveva affermato: “L’ipotesi che si possa andare subito al voto è una delle cose che potrebbe convincermi a sostenerlo”.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Salvini rilancia Silvio Berlusconi al Quirinale. E allo stesso tempo blinda Mario Draghi a Palazzo Chigi. Lo fa in un'intervista al Corriere della Sera dopo che Giorgia Meloni, qualche giorno fa a Milano per la campagna elettorale, aveva affermato di essere pronta a sostenere Draghi al Colle in quanto questo avrebbe aperto all'ipotesi di andare a votare. "Sulla carta, noi il candidato al Quirinale l'abbiamo già. Ho sentito Silvio Berlusconi questa mattina e l'ho sentito in grande forma", taglia corto il leader della Lega.

Per poi precisare, parlando di Draghi: "In questo momento lui serve all'Italia nel ruolo di presidente del Consiglio. È un peccato che qualche ministro non sfrutti fino in fondo il peso e la straordinaria autorevolezza di Draghi". Per poi tornare sul tema, a margine di una visita a Roma: "Siamo ad agosto, febbraio è lontano. Intanto lavoriamo sulla salute, sul lavoro e sulla scuola. A febbraio parleremo del presidente della Repubblica. Appoggio Mario Draghi come presidente del Consiglio, a febbraio vedremo".

Qualche giorno fa, all'apertura del semestre bianco, come anticipato la leader di Fratelli d'Italia era tornata a parlare di chi avrebbe sostenuto al Quirinale. Il numero due della Lega, Giancarlo Giorgetti, aveva da poco sottolineato che se Draghi fosse effettivamente salito al Colle non ci sarebbe stata altra opzione che andare a votare per formare un nuovo governo. Meloni ha replicato: "L’ipotesi che si possa andare subito al voto è una delle cose che potrebbe convincermi a sostenerlo". Per poi precisare: "Nel caso, l’ipotesi delle urne sarebbe realistica. E infatti non mi pare che siano in molti a lavorare per portare Draghi al Quirinale".

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