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Salvini vuole aumentare le pene per i piromani: la Lega al lavoro su una proposta di legge

“Piromani? Stiamo lavorando al progetto dei droni e sull’inasprimento delle pene”, ha detto il ministro Matteo Salvini, parlando degli incendi che stanno devastando la Sicilia. La Lega in una nota ha fatto sapere di essere al lavoro su una proposta di legge.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Salvini vuole inasprire le pene per i piromani. Lo ha detto commentando la drammatica situazione che sta vivendo la Sicilia, devastata dagli incendi. La procura ha già aperto un'inchiesta, per capire se ci siano atti dolosi dietro i roghi e una regia comune. "Mi sto occupando di incendi e aeroporti. Sono in contatto con i sindaci, hanno chiesto lo stato di emergenza. Sono assolutamente a favore e stiamo lavorando per il ritorno alla normalità. E per quanto riguarda i piromani stiamo lavorando al progetto dei droni e sull’inasprimento delle pene", ha detto il ministro.

La Lega, in una nota, ha fatto sapere di essere al lavoro su una proposta di legge. "Non solo il rafforzamento dei droni per controllare il territorio e individuare più facilmente i piromani, sul modello di quanto sta già avvenendo in Calabria. La Lega vuole depositare una proposta per inasprire le pene per chi appicca i roghi, introducendo una aggravante per chi provoca incendi per ottenere vantaggi economici dal fatto". Il Carroccio ha poi precisato: "Attualmente, l'incendio doloso boschivo è punito dall'articolo 423 bis del codice penale che prevede una pena da 4 a 10 anni di reclusione. In particolare, ci stanno lavorando il vicepremier e ministro Matteo Salvini e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari".

La proposta di Salvini, comunque, già piace anche al ministro della Protezione civile Nello Musumeci. "Se riuscissimo a individuare i delinquenti sarebbe davvero interessante per intraprendere un'azione di deterrenza", ha detto conversando con i cronisti in vista del Consiglio dei ministri previsto in serata che, tra le altre cose, dovrebbe anche dichiarare lo stato di emergenza per le Regioni più colpite dagli eventi climatici estremi di queste settimane. Parlando proprio dello stato di emergenza Musumeci ha aggiunto: "Lo chiedono le Regioni, come dice la legge: diamo il tempo di fare il loro lavoro, perché serve anche un'istruttoria per abbozzare una previsione dei danni: credo che entro 4-5 giorni avremo qualche elemento in più, ma ancora è presto, la calamità è in corso. Nessuno deve stare tranquillo, né la notte né il giorno, bisogna sempre stare all'erta, questa è la regola per chi ha ruoli di responsabilità: è chiaro che rispetto a ieri la situazione appare meno grave".

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