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Salvini vuole “aspettare i dati” per decidere se prorogare o meno lo stato di emergenza

“Aspettiamo i dati, siamo al 13 dicembre e aspettiamo di confrontarci con sindaci e governatori. Non do giudizi a priori ma io sono assolutamente fiducioso e ottimista”: lo ha detto Matteo Salvini parlando della proroga dello stato di emergenza.
A cura di Annalisa Girardi
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Manca pochissimo alla scadenza dello stato di emergenza e il governo dovrà decidere a breve se prorogarlo o meno, tendendo conto del fatto che per posticipare il termine oltre il 30 gennaio 2022 sarà comunque necessario un intervento normativo. E considerando che su questo tema la maggioranza rimane spaccata. Il Partito democratico si è detto favorevole a una proroga, vista la situazione epidemiologica in peggioramento nel nostro Paese, ma la Lega non sembra essere altrettanto d'accordo. "Aspettiamo i dati, siamo al 13 dicembre e aspettiamo di confrontarci con sindaci e governatori. Non do giudizi a priori ma io sono assolutamente fiducioso e ottimista", ha commentato Matteo Salvini durante una conferenza stampa.

Durante gli scorsi governi il leader del Carroccio si era spesso espresso in maniera decisamente critica rispetto alla proroga dello stato di emergenza, una misura che permetteva al governo di intervenire tempestivamente per contrastare la crisi ad esempio attraverso l'utilizzo dei Dpcm. Ora però la Lega si trova al governo e i toni sono diversi. E Salvini non prende una chiara posizione.

Già alcuni giorni fa il segretario leghista aveva affermato di voler affrontare il tema solo nel momento in cui questo fosse stato messo concretamente sul tavolo. "Gli italiani stanno rispettando le regole, si stanno sacrificando, si stanno vaccinando. Più rispettosi di così è impossibile e contiamo che il peggio sia alle spalle", aveva detto. Ora Salvini torna a ribadire l'importanza di aspettare alcuni dati sull'andamento dell'epidemia prima di prendere una decisione. Mancano però poco più di due settimane alla fine dell'anno e una scelta a breve dovrà essere fatta.

In conferenza stampa, tuttavia, Salvini non ha parlato solamente di stato di emergenza. Per quanto riguarda l'elezione del prossimo presidente della Repubblica il leader della Lega ha ribadito che in settimana chiamerà tutti i leader dei partiti "chiedendo un momento di confronto e condivisione". E ha ribadito: "Ritengo mio dovere provare a trovare una sintesi comune e la proposta sara' quella di vedersi ed incontrarsi". Un appello a cui oggi ha risposto anche Giuseppe Conte. Il leader del Movimento Cinque Stelle, parlando con i giornalisti al termine del confronto con Mario Draghi, ha detto: "Salvini ancora non mi ha chiamato, ma io stesso ho auspicato un confronto con i leader quando sarà il momento. Adesso approviamo la manovra".

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