Salvini, altra richiesta di processo per il caso Open Arms: “Vogliono fermare me e intimorire voi”
“Mi è arrivata un’altra richiesta di processo perché ad agosto ho bloccato lo sbarco di clandestini dalla nave di una Ong spagnola. Ormai le provano tutte per fermare me e impaurire voi: vi prometto che non mollo e non mollerò, mai”. Lo ha annunciato il leader della Lega Matteo Salvini. Il caso è quello della Open Arms, la nave della ong Proactiva che ad agosto scorso rimase in mare per più di due settimane con 134 naufraghi a bordo.
La vicenda fu sbloccata dal sequestro dell'imbarcazione disposto, per motivi di emergenza sanitaria, dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio. Patronaggio aprì di conseguenza una indagine per sequestro di persona e omissione di atti d'ufficio. L'inchiesta è poi passata per competenza a Palermo a novembre. Il tribunale dei ministri di Palermo ha ora chiesto alla Procura locale di avanzare una nuova richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini. La prima richiesta di rinvio a giudizio per Salvini in relazione allo sbarco di naufraghi migranti era arrivata quando era ancora ministro dell’Interno e riguarda il caso Diciotti.
Proprio nelle ultime ore Salvini aveva commentato i dati sugli sbarchi, aumentati del 600% rispetto al gennaio 2019 di un anno fa. "Più di sei volte gli sbarchi registrati nello stesso mese di un anno fa: a gennaio 2019 gli immigrati arrivati in Italia furono 202, a gennaio 2020 ben 1.275 – ha snocciolato i dati contestando le politiche di Luciana Lamorgese, sua erede al Viminale -. È il governo dei porti aperti e delle tasse, che non ha consenso popolare ma ora pensa di cancellare i Decreti sicurezza e vuole la sanatoria per migliaia di immigrati. Salveremo l’Italia da questi incapaci".