Salvini sul Monte Bianco indossa la giacca delle guide alpine, ma i professionisti prendono le distanze
Continua a far discutere, dopo 10 giorni, la visita di Matteo Salvini in Valle d'Aosta il 7 agosto scorso, dove il leader della Lega si era recato per aprire la campagna elettorale per le politiche del 25 settembre ai piedi del Monte Bianco.
Il leader della Lega era salito con la funivia Skyway fino ai 3.462 metri di Punta Helbronner, dove aveva indossato la giacca della Società delle guide alpine di Courmayeur. Per Salvini non è la prima volta, in passato ha spesso indossato le divise delle forze dell'ordine, come mezzo di propaganda. Ma il gesto questa volta non è stato gradito e oggi le guide alpine prendono le distanze. Trascorsi dieci giorni, "essendo venuto a mancare, dai vertici societari, il chiarimento richiesto da più parti", tre guide di Courmayeur "deplorano l'uso della divisa delle guide per le foto di Matteo Salvini".
Sergio Favre, Alessandro Bellini e Massimiliano Gianchini si dicono "consapevoli del fatto che qualsiasi guida avrebbe prestato la propria divisa ad un cliente che imprudentemente si fosse recato a 3.400 metri di quota senza un capo adeguato, ma non accettano l'uso a fini mediatici elettorali di tale gesto".
Inoltre si dissociano dall‘"iniziativa" di "accompagnare, in piena campagna elettorale, i rappresentanti di un partito politico in una visita alla Skyway".
"I chiarimenti ci sono stati. Nella chat delle guide ho riportato la versione di un operatore televisivo che ha assistito ai fatti. Io non sono schierato e non lo è la Società", replica Alex Campedelli, presidente delle guide di Courmayeur. Riguardo alla giacca, Matteo Salvini "ne era sprovvisto, così ho aperto lo zaino e gli ho dato la mia, come avrei fatto con chiunque". Inoltre "la richiesta alle guide locali di accompagnare Matteo Salvini è arrivata dal presidente dell'Unione valdostana guide di alta montagna, non è stata una mia iniziativa".