Salvini: “Se Pd difende diritto a drogarsi non ce l’ha a governare. Aborto? Non cancelleremo la 194”
"Letta dice che le priorità della sinistra sono lo Ius soli per gli immigrati e permette di coltivare droga in casa. La droga è mer** e morte, io la combatto finché campo. Una sinistra che parla del diritto di drogarsi non ha il diritto di governare questo Paese. Noi vogliamo un Paese libero, sicuro e che premia il merito e il lavoro. Per Letta le priorità sono gli immigrati e le droghe, per me sono le pensioni e il lavoro degli italiani": sono le parole di Matteo Salvini pronunciate durante un comizio elettorale.
Un attacco quindi al programma del centrosinistra, per poi ribadire che le priorità del suo partito sono in prima istanza il lavoro e le pensioni. Soprattuto nel Meridione: "Per me centrale è il lavoro soprattutto al Sud. Non i bonus, gli aiutini, ma il il diritto al lavoro e le infrastrutture".
Il leader del Carroccio ha quindi toccato un altro tema di dibattito politico di questi ultimi giorni. Quello del diritto all'aborto, riportato sulle prime pagine dei giornali da un post di Chiara Ferragni che attaccava Fratelli d'Italia sottolineando come nelle Marche sia diventato praticamente impossibile abortire. "L'ultima parola spetta alla donna. Cancellare la 194 non è nel programma della Lega. Semmai noi vogliamo migliorarla, aiutando ancor di più i centri di aiuto alla vita, ma l'ultima parola spetta alla donna. Non penso che sia lo Stato a poter negare alla donna la libertà di scegliere sul suo corpo e sulla sua vita. Quindi stia tranquilla la Ferragni che se sceglie la Lega non ci sarà nessun ritorno indietro".
E ancora: "Sicuramente io sono orgoglioso che i centri aiuto alla vita, che in Italia sono più di 300, abbiano aiutato a nascere 250mila bambini che altrimenti non sarebbero mai nati. Ma dev'essere una scelta. Quando una donna fa una scelta drammatica, perché abortire lo è sempre, per motivi economici, deve essere aiutata a poter fare una scelta diversa. Ma l'ultima parola spetta alla donna, lo Stato non è proprietario del corpo della donna". Infine, sugli obiettori di coscienza: "Non entro nella libertà di scelta dei medici, mi sto impegnando perché ci siano più medici, togliendo il numero chiuso a medicina come il modello francese. Ma com'è giusto che la donna faccia liberamente le sue scelte, non sta a me giudicare il lavoro e le scelte dei medici".