Salvini risponde all’ultimatum di Meloni: “È ingenerosa, tra l’Italia e la Lega ho scelto la prima”
Il leader della Lega Matteo Salvini, mentre si trova in isolamento per via dell'accertata positività al Covid, ha rilasciato un'intervista a Zapping su Radio 1, replicando a Giorgia Meloni, sulla alleata nel centrodestra, tornando a parlare delle spaccature nella coalizione per la scelta del Presidente della Repubblica.
Giorgia Meloni gli ha lanciato l'ennesimo ultimatum: "Credo che vada chiarito questo punto: cosa si preferisce tra stare nel campo del centrodestra costi quel che costi o preferire l'alleanza col centrosinistra se non conviene quella col centrodestra?", ha detto oggi ai microfoni di Radio 24. Meloni e il suo partito non hanno sostenuto la candidatura di Sergio Mattarella, mentre Matteo Salvini ha deciso di votare con il resto della maggioranza.
Secondo il leader del Carroccio la presidente di Fratelli d'Italia è stata "ingenerosa, io fra il mio partito e il mio Paese ho scelto il mio Paese. Sicuramente con delle difficoltà, perché governare con ministri come Speranza e Lamorgese non è facile".
"Siamo in emergenza sanitaria, pandemica, non è un momento normale – ha detto Salvini -. Io fra il partito e l'Italia ho scelto l'Italia. In condizioni normali, mai nella vita governo con il Pd e la sinistra. Quando l'anno scorso il presidente Mattarella, che ieri è stato acclamato da tutti con 55 applausi ed elogiato da tutti, ha chiesto ai partiti una scelta di responsabilità e generosità, di superare gli steccati ideologici e mettersi insieme per un anno e mezzo o quello che serve fino a che la pandemia non sarà scongiurata, io ho detto sì. Qualcun altro ha detto no, lecitamente, liberamente".
Salvini torna sulla questione della candidatura femminile per il Colle, dopo che è saltato l'accordo con il centrosinistra sul nome di Elisabetta Belloni, ambasciatrice a capo del Dis: "Mattarella sarà un ottimo presidente ma io ho lavorato per una presidente donna. Non l'ho mai nascosto, è un'occasione persa".
"La Lega non è in difficoltà", ribadisce, spiegando perché la Lega non ha votato in Consiglio dei ministri l'ultimo decreto Covid, che ha introdotto nuove norme sulla quarantena a scuola: "Non abbiamo votato il Dl che distingueva tra bambini vaccinati e non vaccinati. La discriminazione dei bambini di 6 anni è inutile e odiosa".