Salvini rilancia su immigrazione e sbarchi: “Con Lega al governo basta porti spalancati”
Il leader della Lega Matteo Salvini non si accontenta della testa di Arcuri, sostituito ieri dal generale Figliuolo. Ora rilancia anche sul tema immigrazione e sbarchi, e al governo Draghi chiede un drastico cambio di passo.
"Come si è cambiata strategia sull'emergenza sanitaria e il piano dei vaccini, con la Lega al governo occorrerà cambiare la strategia anche su porti aperti e porti spalancati". È quanto ha detto a ‘Quarta Repubblica' in onda su Rete 4. Il segretario del Carroccio ha aggiunto: "Il primo gennaio 2019 quando ero al ministero dell'Interno c'erano stati 260 sbarchi di immigrati, ora nello stesso periodo ci sono quasi 5000 sbarchi e 10 poliziotti positivi al Covid nel centro di Lampedusa. È chiaro che bisogna arginare" l'arrivo di migranti irregolari.
Questa settimana Matteo Salvini è atteso a Catania per un nuova udienza del processo in cui è imputato per sequestro di persona, per aver impedito per giorni lo sbarco dei migranti: "Venerdì sarò a Catania e il 19 marzo sarò a Palermo".
Sul fronte riforma della giustizia prova a dettare l'agenda: "Sorteggio per il Csm", poi "ci sono 5 milioni di processi che attendono di essere svolti, bisogna assumere cancellieri, stabilizzare i magistrati ordinari e decidere che chi indaga indaga e chi giudica giudica. Sarà questo il governo che farà la riforma? Difficile vista la composizione ma noi ci proveremo, cosi' come ci proveremo sulla pace fiscale".
Salvini ha ribadito poi l'urgenza di sbloccare "i circa 700 cantieri fermi in tutta Italia", aggiungendo un altro sblocco da fare: "quello degli sfratti per circa 4 milioni di proprietari che non si vedono pagare l'affitto da tempo e che continuano a pagano le tasse sulle case".
Il leader della Lega auspica poi la proroga del blocco ai licenziamenti per qualche settimana: "Io credo che l'accordo sul protrarre per qualche altra settimana il blocco dei licenziamenti, in attesa che arrivino alle imprese finalmente i soldi attesi, sia di buon senso".
Si è detto poi soddisfatto per la nomina del nuovo commissario straordinario per l'emergenza: "Finalmente", ha commentato, "Arcuri non aveva nulla di straordinario…". Alla domanda se l'avvicendamento di Arcuri rappresenti "un cambio di passo" del governo Draghi, Salvini è stato categorico: "Evidentemente si'".