Salvini rilancia ancora il Ponte sullo Stretto: “Sarà l’opera più avveniristica della storia”
Il Ponte sullo Stretto sarà realtà. O almeno così dice Matteo Salvini, da diverse settimane a questa parte, fresco di nomina a ministro delle Infrastrutture. Il leader della Lega è tornato a promettere di realizzare il collegamento via terra tra Calabria e Sicilia già in campagna elettorale. È stato uno dei temi maggiormente utilizzati durante gli eventi nel Sud Italia, insieme alla lotta all'immigrazione illegale. Ora che è al governo – e occupa anche una casella di rilievo rispetto a questo tema – Salvini insiste sull'infrastruttura, rilanciandola insieme al grande ritornello "basta Italia dei no, sblocchiamo i cantieri", eccetera.
"Vogliamo creare lavoro, disinquinare, sbloccare cantieri e investire in trasporto su ferro e via mare, ma anche lasciare ai nostri figli un’opera che renderà l’Italia un Paese leader al mondo come il Ponte sullo Stretto, l’opera più avveniristica ed ecologica della storia", ha annunciato oggi il leader della Lega dopo un durissimo comunicato di Legambiente al riguardo. "Opera Green perché, secondo diversi studi tecnici, grazie al Ponte si taglierebbero oltre 100.000 tonnellate di emissioni di anidride carbonica annue – ha insistito il ministro delle Infrastrutture – oltre al notevole beneficio per le acque del canale di Sicilia".
Questa mattina, infatti, era arrivata la presa di posizione di Legambiente: "Il Paese non ha bisogno di opere faraoniche e di cattedrali nel deserto come il Ponte sullo Stretto di Messina, ma di interventi concreti a partire da una massiccia cura del ferro e dal potenziamento del trasporto via nave". Così l'associazione ha lanciato un appello al governo Meloni e allo stesso ministro competente, proprio Salvini. L'8 novembre a Roma si incontreranno il vicepresidente del Consiglio e i governatori di Sicilia e Calabria per fare un punto sul Ponte.