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Salvini riceve i sindacati al ministero dei Trasporti mercoledì 10 maggio

L’incontro tra il vicepremier Salvini e i sindacati al ministero dei Trasporti è confermato: si terrà mercoledì 10 maggio.
A cura di Annalisa Cangemi
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Alla fine l'incontro ci sarà. Dopo giorni polemiche e lamentale da parte delle sigle sindacali, che non sono stati consultati per tempo dal governo per la messa a punto del nuovo decreto Lavoro, ricevendo solo una tardiva convocazione il giorno prima del Consiglio dei ministri che ha poi confermato le misure, è arrivata la conferma dell'appuntamento: il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha convocato i sindacati per un confronto al ministero mercoledì prossimo, 10 maggio. L'invito è rivolto a Cgil, Cisl, Uil e Ugl, con l'obiettivo è parlare di opere pubbliche, cantieri e sicurezza sul lavoro.

La riunione era stata annunciata ieri dallo stesso leader della Lega, ma la notizia era stata accolta con scetticismo da parte del segretario della Cgil Maurizio Landini: "Confronto al Mit con sindacati annunciato oggi da Salvini? Non c'è nulla, ma se si sono improvvisamente svegliati e ci convocano spero che non sia domenica alle 19 per poi dirci che hanno già deciso cosa fare il mattino dopo. Se vogliono fare trattative con il sindacato devono farlo prima di prendere le decisioni altrimenti è una finta, e noi delle farse ci siamo stancati".

"Se vogliono aprire davvero un confronto con noi, abbiamo avanzato proposte su tutto, e piattaforme per la salute, sicurezza, le pensioni, gli investimenti nelle infrastrutture – aveva precisato Landini – Però il governo deve decidere: se vuole fare vetrine e propaganda noi siamo stanchi e non ne abbiamo bisogno. Se vuole confrontarsi con noi deve iniziare a rispondere alle cose che abbiamo chiesto e capire se prima di prendere le decisioni vuole sentire anche il nostro parere ed è disponibile a trovare delle intese, cosa che finora non sta facendo".

Anche Pierpaolo Bombardieri, in un'intervista a Fanpage.it, aveva commentato la notizia della riunione senza troppo entusiasmo: "Non abbiamo problemi, siamo sempre pronti al confronto né abbiamo mai lasciato un tavolo. Certo non vorrei che finissimo al punto che tutti ci cercano ma nessuno ci chiama". Anche perché, ha fatto notare il segretario della Uil, il metodo utilizzato dal governo è stato tutt'altro che costruttivo: "Il clima era un po' teso, perché è chiaro che se ci convocano la sera prima alle 19 per parlare di un decreto da approvare il giorno dopo non si può certo fare un confronto serio e articolato. E senza neanche la possibilità di avere un testo ufficiale".

In ogni caso quella dei sindacati è stata reazione inspiegabile secondo Salvini, dal momento il decreto Lavoro ha introdotto un taglio del cuneo fiscale di ulteriori 4 punti, anche se solo per 6 mesi: "Io conosco sindacati che protestano quando gli stipendi sono fermi, però quando c'è un governo, che può star simpatico o antipatico, che però mette per tutto il 2023 in busta paga fino a 100 euro in più al mese" voler fare opposizione al decreto è "veramente surreale".

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