Salvini: “Reintrodurre servizio militare obbligatorio per riportare ordine e disciplina”
Reintrodurre il servizio civile e militare obbligatorio per i maggiorenni “per riportare in Italia ordine, disciplina e rispetto”. Lo ha ribadito, come già fatto qualche mese fa, Matteo Salvini, che sta partecipando alla manifestazione promossa dal Sappe e dagli altri sindacati di polizia da piazza Montecitorio. “Se per insegnare questi valori – ha detto il segretario della Lega Nord -se per insegnare a rispettare il prossimo, a convivere con il prossimo, bisogna ipotizzare di reintrodurre il servizio civile o militare obbligatorio allora facciamolo".
“In piazza con migliaia di Poliziotti, Carabinieri, Agenti di Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco: per loro i soldi non ci sono, per i clandestini sì. Non vedo l’ora di mandare a casa Renzi e Alfano!”, aveva scritto in precedenza il leader del Carroccio sul social network. La protesta ha lo scopo di “chiedere che il Governo dia la dovuta attenzione alle criticità del personale in divisa e preveda nella legge di stabilità le risorse necessarie per un contratto dignitoso per i servitori dello Stato”. Oltre a Salvini sono presenti alla manifestazione altri esponenti politici di centrodestra come Nunzia De Girolamo, rientrata in Forza Italia dopo l’addio al Nuovo Centrodestra, e Maurizio Gasparri senatore di Forza Italia.
Come detto, in estate il leader leghista aveva anticipa di essere al lavoro su una proposta di legge per reintrodurre la leva militare: “La Lega sta preparando una proposta di legge per reintrodurre il servizio civile e militare obbligatorio per i maggiorenni. Rispetto per il prossimo, spirito di sacrificio, generosità”. La leva militare obbligatoria di fatto non è mai stata abolita, ma è stata resa semplicemente inattiva dal primo gennaio 2005 (Governo Berlusconi II). Con la legge 226 dell'agosto del 2004, infatti, si stabiliva la "sospensione delle chiamate per lo svolgimento del servizio di leva a decorrere dal 1º gennaio 2005". La nuova disciplina regolata dal codice dell'ordinamento militare ha successivamente stabilito che il servizio militare obbligatorio potrebbe essere ripristinato con decreto del Presidente della Repubblica nel caso di guerra o di una grave crisi internazionale che coinvolga direttamente l'Italia e renda necessario un aumento considerevole del numero dei militari.