Salvini: “Proroga stato d’emergenza non è necessaria. È scelta politica non sanitaria”
"Prudenza sì, mascherina sì, ma sono personalmente contrario alla chiusura di attività economiche come bar e ristoranti. Piuttosto manteniamo la distanza, facciamo il sierologico e il tampone: facciamo tutto quello che volete, ma tornare indietro sarebbe un segnale devastante. Noi cortesemente ed educatamente diremo di no". Lo ha dichiarato , in una conferenza stampa il leader della Lega Matteo Salvini, insieme al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a margine del Salone nautico, in vista del nuovo dpcm che dovrebbe essere varato dal governo mercoledì e dovrebbe entrare in vigore giovedì, per far fronte all'aumento di contagi di Covid-19 registrati negli ultimi giorni.
Stando a quanto trapelato dalla riunione di ieri sera tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i capidelegazione delle forze di maggioranza, nel nuovo dpcm tra le misure anti Covid, si sarebbe vagliata l'ipotesi di una chiusura anticipata dei locali alle 22 o alle 23. Ma come hanno spiegato fonti di Palazzo Chigi, non c’è nessuna intenzione di chiudere ristoranti, bar e locali, né di anticiparne l’orario di chiusura.
Quello che invece è ormai certo è il prolungamento dello stato d'emergenza al 31 gennaio 2021. Anche su questo punto il leader della Lega non è d'accordo: "Non ravviso la necessità del rinnovo dello stato di emergenza, che si può applicare e affrontare a normativa vigente. Non è una scelta sanitaria, è una scelta politica", ha precisato.
Alle dichiarazioni di Salvini ha replicato il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci: "Chi contesta la proroga dello stato di emergenza è fuori dalla realtà. Non è certo in questo modo che Salvini riuscirà a contrastare il suo declino politico".
A chi gli domanda poi se intenda ascoltare l'invito del governatore Giovanni Toti di dismettere la casacca della Lega per lanciare una Costituente del nuovo centrodestra, diventandone leader, Salvini risponde scherzando: "Assolutamente sì: infatti camicia bianca e giacca blu sono la mia divisa d'ordinanza".