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Salvini: “Polizia e carabinieri abbiano le mani libere per ripulire le città”

Matteo Salvini: “Italiani vittime di pulizia etnica controllata e finanziata”. E sugli immigrati e le “zecche”: “Prendiamo un bel furgone, li carichiamo lì e li molliamo in mezzo al bosco a 200 chilometri, così ci mettono un po’ a tornare”.
A cura di Davide Falcioni
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"Quando saremo al governo polizia e carabinieri avranno mano libera per ripulire le città". A dichiararlo, in un comizio svolto ieri a Ponte di Legno, è stato un Matteo Salvini che vira decisamente a destra la sua propaganda accompagnato da due tormentoni musicali: "C'è chi dice no", di Vasco Rosi, in riferimento al referendum costituzionale; e "Andiamo a comandare", come un auspicio, una speranza per il leader del carroccio. Salito sul palco con una maglia della polizia, Salvini arriva a parlare di "pulizia etnica controllata e finanziata" che gli italiano starebbero subendo ai danni degli immigrati. A proposito di questi, come racconta Repubblica, "vanno fatti lavorare per ripagare il prezzo della nostra ospitalità, come fanno in Austria".

Salvini aggiunge: "Basta con le buone maniere: lo propongo a tutti gli amministratori della Lega, andiamoci a riprendere un albergo in ogni regione e lo restituiamo agli italiani". Il segretario della Lega si scaglia contro mendicanti, lavavetri, immigrati in fila agli ospedali e le "solite zecche": "Prendiamo un bel furgone, li carichiamo lì e li molliamo in mezzo al bosco a 200 chilometri, così ci mettono un po' a tornare". Naturalmente non poteva mancare un riferimento a Laura Boldrini: "Mette il becco su tutto".

Solo in seguito i temi si fanno più attinenti alla politica. Parlando di alleanze elettorali Salvini dice che "chi vota sì al referendum non può stare con noi", riferendosi al Nuovo Centrodestra e annunciando, in tal senso, una manifestazione per sabato 12 novembre. Dopo, "chi si allea con noi firmi col sangue che la legge Fornero la abroghiamo. E magari la ex ministro la mandiamo in esilio". Per quanto riguarda l'Europa: "Ad oggi Forza Italia la governa con Renzi. E quindi, o entro un anno ci si mette al tavolo e si riprendono in mano i trattati e si riscrivono oppure salutiamo tutti e ci riprendiamo in mano le chiavi del nostro paese". In merito alla proposta di Stefano Parisi di diventare il nuovo leader del centrodestra italiano Salvini commenta: "Poco tempo fa abbiamo perso le elezioni a Milano con lui candidato. Vediamo cosa vuole fare. Non mi interessa se parla con Alfano. E poi mi chiedo perché ha passato la campagna elettorale a dire di non essere ‘lepenista', come se fosse un insulto".

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