Salvini parla di “razzismo” verso i giovani per la chiusura delle discoteche
Matteo Salvini continua il suo tour per promuovere la raccolta firme per il referendum sulla giustizia. Oggi, tra Pesaro e Rimini, il leader della Lega è intervenuto con brevi comizi, come fa di solito, toccando chiaramente soprattutto i temi più d'attualità. All'ordine del giorno c'è il green pass obbligatorio inserito dal governo, del quale la Lega fa parte, su cui Salvini si era sempre detto contrario. Un altro tema è quello della chiusura delle discoteche, confermata ancora una volta. Gli imprenditori dei locali da ballo "fanno assolutamente bene" a ricorrere al Tar o al Consiglio di Stato, secondo Salvini: "Qualunque protesta facciano avranno il nostro sostegno, perché è razzismo nei confronti delle discoteche e dei giovani".
Arrivato a Rimini, Salvini si è concentrato proprio su questo tema: "Mi domando chi ce l'abbia con i giovani, se c'è il green pass perché tenere chiuse le discoteche, che sono un luogo di divertimento sicuro e controllato? – ha chiesto – Se tu le tieni chiuse, premi l'illegalità". E ancora: "C'è qualcuno che non ama i giovani e gli imprenditori in questo Paese". Il leader della Lega ha fatto anche un esempio: "Ieri ero a Fano, dove ci sono tanti ragazzi che chiedono soltanto di divertirsi e, a un certo punto, arrivano le forze dell'ordine a contare quanti sono a bersi un caffè nei locali".
Il leader della Lega è tornato anche sulla sua vaccinazione contro il Covid, che tanto ha fatto discutere nelle scorse settimane: "Io ieri mi sono vaccinato, ma nessuno deve essere obbligato a farlo", ha spiegato. Poi si è scagliato ancora una volta contro i migranti: "Ha ragione la signora all'inizio del mercato, che ha detto che il governo chiede il green pass ai cittadini italiani, ma a Lampedusa ne sbarcano a migliaia senza nessun limite, nessuna regola, nessun controllo". E ancora: "A loro chi è che gli chiede il green pass? Ti saluto, il black pass".