Salvini ora promette che se andrà al governo eliminerà il canone Rai
La campagna elettorale è il momento perfetto per fare promesse e – negli ultimi giorni prima del voto del 25 settembre – i leader politici si giocano le carte migliori, che siano grandi classici come le pensioni a mille euro per Berlusconi o novità più o meno recenti come l'abolizione degli stage gratuiti per il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. Matteo Salvini rilancia e aggiunge un altro punto ai vari Quota 41, aiuti per il caro bollette e la cara vecchia autonomia che sta tanto a cuore alla base leghista. Il leader del Carroccio, dal palco di Pontida – il raduno che è tornato dopo anni di stop causa Covid – promette che eliminerà il canone Rai.
Ieri Salvini ha lanciato i sei punti più importanti per la Lega, ma ha anche promesso che – se il centrodestra andrà al governo – ci sarà anche un'altra novità: "Zero canone Rai, zero – ha detto dal palco di Pontida – Si può fare, lo fanno altri dieci Paesi". E ha aggiunto: "Novanta euro per un pensionato e un disoccupato significa fare la spesa tre volte in più", perciò "penso che possiamo permetterci di azzerare il canone Rai per aiutare qualche italiano a mangiare di più". Poi il siparietto con i sostenitori della Lega presenti al raduno sul pratone: "Siete d'accordo? – ha chiesto alla folla – Allora è approvato dal Consiglio dei ministri informale".
Ieri sera, poi, è tornato sull'argomento intervenendo a Zona bianca su Rete 4: "Siccome si parla di Europa, dobbiamo copiare l'Europa, cosa fa l'Europa – ha sottolineato Salvini – lo dico, noi siamo su Mediaset, che non chiede il canone a chi è a casa". E ha ribadito: "Ci sono dieci Paesi in Europa che non fanno pagare il canone per la tv e la radio pubblica". È vero che "sono solo 90 euro", però "quel genio di Renzi li ha messi nella bolletta della luce" e "in un momento già drammatico per le bollette, anche quei 90 euro per alcune famiglie fanno la differenza". E ha concluso: "Chi sceglie la Lega sceglie che la televisione pubblica possa raccogliere soldi in pubblicità, possa tagliare un po' di sprechi e non gravi più sulle bollette della luce dei cittadini italiani".