Salvini: “Oggi mezza Italia sarebbe gialla. Mi auguro sia tutto aperto entro il 2 giugno”
Il leader della Lega, Matteo Salvini, ospite della trasmissione Cartabianca su Rai3 torna a spingere per le riaperture, attaccando la linea di cautela del ministro della Salute, Roberto Speranza: "Laddove la situazione è sotto controllo bisogna tornare al lavoro, alla vita, allo sport. Mi auguro che tutta l’Italia sia aperta entro il 2 giugno. Non accetto il discorso di Speranza che vede solo rosso. Va bene dove la situazione è grave", afferma. Ribadendo che "i dati scientifici che valevano fino a marzo dicono che oggi mezza Italia sarebbe gialla".
E ancora: "Se i contagi continuano a calare, tornare a riaprire usando prudenza e distanze è buonsenso". Per quanto riguarda le proteste di alcune categorie come i ristoratori, penalizzati da restrizioni e chiusure, Salvini afferma: "Quando ci sono dei lavoratori in piazza, io sono a favore del fatto che portino civilmente le loro proteste e proposte. Chi attacca i poliziotti è un imbecille. Noi stiamo lavorando perché il decreto imprese sia di 40 miliardi. Puntiamo sul turismo".
Il governo, stando a quanto ribadito da Mario Draghi durante l'ultima conferenza stampa, non sembra però intenzionato a parlare di riaperture finché non si sarà ultimata la vaccinazione delle fasce più fragili della popolazione. La campagna vaccinale, però, dopo il rinvio della distribuzione del vaccino monodose Johnson & Johnson, rischia di subire ulteriore ritardi (nonostante l'esecutivo assicuri che l'impatto sul piano italiano sarà minimo). E Salvini punta il dito contro Bruxelles: "Certo, se ogni giorno esce una novità negativa su AstraZeneca e su Johnson&Johnson, questo non aiuta. Le Regioni viaggiano a rilento perché mancano i vaccini. Qualcuno a Bruxelles ha clamorosamente sbagliato i conti".
Il leader della Lega, comunque ribadisce la propria fiducia nel commissario straordinario per l'emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo: "l generale Figliuolo ha la responsabilità della vaccinazione degli italiani. Mi fido di lui perché è un alpino e non ha colore politico. È al lavoro da 40 giorni, sta girando tutta l’Italia per dare una mano dove serve".