Salvini: “Me ne frego di Bruxelles, se boccia la manovra la faccio lo stesso”
Il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, non sembra essere interessato al parere dell’Unione europea sulla manovra che il governo varerà nelle prossime settimane. Dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri della nota di aggiornamento al Def, con il deficit al 2,4% per tre anni, Salvini risponde ai dubbi sollevati dal commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, e fa capire di non essere interessato a ciò che pensa l’Ue: “Abbiamo investito soldi su chi non li vedeva da tanto. Di Bruxelles me ne frego”. Intervenendo alla Giornata mondiale dei Sordi, in piazza Madonna di Loreto a Roma, il vicepresidente del Consiglio spiega: “È una manovra che investe su coloro che soldi non ne hanno: pensionati, giovani disoccupati, penso anche alle pensioni di invalidità che erano ferme a cifre vergognose da troppi anni. Se a Bruxelles mi dicono che non lo posso fare me ne frego e lo faccio lo stesso”.
Salvini se la prende ancora con Bruxelles, affermando che “nessuno” dalla capitale belga “può dirmi che non avevo il diritto di farlo”. Il vicepresidente del Consiglio torna così sulla nota di aggiornamento al Def e sulle varie norme contenute. Tra le novità più rilevanti ci sono il reddito di cittadinanza, l’avvio della flat tax e un inizio del superamento della legge Fornero in tema di pensioni, con l’arrivo della quota 100 per il ritiro dal mondo del lavoro.
La risposta di Salvini a Mattarella
Il ministro dell’Interno risponde anche a Sergio Mattarella: oggi il capo dello Stato ha affermato che è necessario “assicurare l’equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico”, tutelando “i risparmi dei nostri concittadini, le risorse per le famiglie e per le imprese, per difendere le pensioni, per rendere possibili interventi sociali concreti ed efficaci”. Salvini replica: “La Costituzione impedisce forse di cambiare la legge Fornero, di ridurre le tasse alle partite Iva e alle imprese, di aumentare le pensioni di invalidità, di assumere migliaia di poliziotti, carabinieri e pompieri, di aiutare i giovani a trovare un lavoro? Non mi pare. Stia tranquillo il presidente, dopo anni di manovre economiche imposte dall'Europa che hanno fatto esplodere il debito pubblico (giunto ai suoi massimi storici) finalmente si cambia rotta e si scommette sul futuro e sulla crescita. Con equilibrio, con orgoglio e con coraggio. Prima gli Italiani, si passa dalle parole ai fatti”.