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Salvini lancia manifestazione in nome di Oriana Fallaci in difesa dell’Occidente: il nipote diffida la Lega

Il nipote di Oriana Fallaci ha diffidato gli organizzatori della manifestazione in programma a Milano il prossimo 4 novembre, lanciata da Matteo Salvini: “Con la diffida è stato contestato l’utilizzo del nome e dell’immagine di Oriana Fallaci associata all’iniziativa politica milanese”, hanno scritto i legali del nipote.
A cura di Annalisa Cangemi
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Oriana Fallaci
Oriana Fallaci

La Lega ha indetto una manifestazione per sabato 4 Novembre a Milano – dalle ore 15 in Largo Cairoli – "In difesa dell'Occidente, dei Diritti, della Sicurezza, della Pace e delle Libertà". Sarà una piazza senza bandiere, pacifica e aperta a tutti, ha spiegato il Carroccio. "Un'occasione per ribadire l'importanza della lotta al terrorismo, all'antisemitismo, in difesa dei diritti delle donne e contro il fanatismo jihadista. Le conquiste e i diritti fondamentali dell'Occidente costate milioni di vittime non possono essere messi in discussione. In un momento di gravi tensioni internazionali l'Italia ha il dovere di rimarcare la propria collocazione fra i Paesi democratici e liberi", ha scritto la Lega in una nota.

In un messaggio sui social di ieri, sabato 28 ottobre, la Lega aveva diffuso una card che ritrae la scrittrice, e riporta il suo nome. "Aspettiamo anche te, in pizza con la Lega per la difesa dell'Occidente, dei Diritti, della Sicurezza, della Pace, delle Libertà".

Edoardo Domenico Perazzi, nipote, erede universale e curatore del suo patrimonio materiale e immateriale della giornalista e scrittrice ha protestato, contestando l'uso "del nome e dell'immagine" della zia "per la manifestazione politica del 4 novembre a Milano pubblicizzata come ‘In nome di Oriana Fallaci per difendere l'Occidente'", e ha diffidato gli organizzatori della stessa manifestazione. Lo ha scritto ieri in una nota l'avvocato di Perazzi, Fabio Macaluso. "Con la diffida è stato contestato l'utilizzo del nome e dell'immagine di Oriana Fallaci associata all'iniziativa politica milanese. Mai – per sua espressa volontà – la Signora Oriana Fallaci è stata associata nella sua vita – si legge – direttamente o indirettamente a un partito o a un leader politico, avendo sempre rivendicato fermamente la propria indipendenza come elemento indispensabile per lo svolgimento della sua professione di giornalista e scrittrice". Secondo Perazzi "non è opportuno che alcuna forza politica (di qualsiasi segno) utilizzi il nome e l'immagine di Oriana Fallaci per promuovere proprie iniziative, ciò ledendo la sua reputazione professionale".

"Indire una manifestazione della Lega nel nome di Oriana Fallaci è peggio di una bestemmia in chiesa. L'ho conosciuta bene, Oriana, eravamo amici davvero, e benché condividesse la mia stessa storia mi sono guardato bene da tirarla in ballo, politicamente intendo. Una donna libera, senza peli sulla lingua, una ‘toscanaccia' che il potere l'ha preso spesso a calci nel culo, lontana anni luce dal pensiero di Matteo Salvini, ed è così ovvio che non vale spiegarlo", ha commentato Riccardo Nencini, ex senatore ed ex segretario del Psi. "Lasciala in pace, ministro, e magari leggi i suoi scritti. Suggerirei intanto quelli sul risorgimento italiano e l'Italia unita, di seguito le pagine sul ruolo della donna, la famiglia e dintorni. Tanto per cominciare", ha concluso.

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