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Salvini: “La Lega rimane stabile al governo, non chiediamo alcun rimpasto”

Dopo lo strappo in consiglio dei ministri, il leader della Lega ha incontrato Giorgetti, assicurando che il Carroccio rimarrà nella maggioranza che sostiene Draghi.
A cura di Giacomo Andreoli
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La Lega rimarrà al governo e non chiede alcun rimpasto al presidente Draghi. Ad assicurarlo, stamattina, è il leader del Carroccio Matteo Salvini, a margine dell'incontro con il ministro dello Sviluppo economico e capo-delegazione leghista nell'esecutivo Giancarlo Giorgetti. Proprio quest'ultimo, ieri, non si era presentato al consiglio dei ministri che ha approvato il nuovo decreto Covid, in polemica con la distinzione tra vaccinati e non per le quarantene a scuola. Il collega Massimo Garavaglia, titolare del dicastero del Turismo, ha abbandonato la riunione prima del voto, mentre la ministra per la disabilità Erika Stefani si è astenuta.

A domanda diretta se il Carroccio continuerà a sostenere Draghi, rimanendo nell'esecutivo, Salvini è laconico. «Ci mancherebbe altro!» risponde. Netta anche la replica a chi, anche dall'interno del suo partito, gli chiede di proporre a Draghi un rimpasto. «Noi non abbiamo nessun interesse a chiedere rimodulazioni della squadra di governo- sostiene– Siamo nell'esecutivo per lavorare». Rimane però la divisione con gli alleati di centrodestra, sia al governo (Forza Italia), che all'opposizione (Fratelli d'Italia).

Lo strappo in cdm, Salvini: "Sapevo che Giorgetti era assente"

Il leader della Lega, poi, conferma che Giorgetti lo aveva avvisato di non voler partecipare al consiglio dei ministri di ieri. I due, quindi, si erano accordati. Riferendosi all'atteggiamento mantenuto ieri dai ministri leghisti, Salvini dice che «sindaci e governatori chiedono le riaperture e i guariti oggi sono più al sicuro degli altri, lo dice la scienza. Quindi imporre loro altre dosi e restrizioni è senza basi scientifiche. Io non sono d'accordo sul fatto che mamme e papà siano messi in difficoltà, mentre i discorsi politici li lascio a Letta e Conte».

Sui dossier che sta affrontando l'esecutivo, quindi, Salvini spiega che il Carroccio «è impegnato a trovare tutti i soldi e le norme possibili per salvare il lavoro dal nostro Paese. Il ritorno alla normalità è un dovere e per arrivarci non bisogna complicare la vita alla gente, e a scuola non bisogna complicarla alle mamme ed ai papà».

Poi il nuovo affondo sul caro-bollette. «Qui – ammonisce- bisogna trovare miliardi veri e rapidamente da girare sui conti correnti degli aziende e delle famiglie che non riescono a pagare gas e luce».

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