Salvini intervistato dai bambini “Alla lavagna”, bufera sulla Rai: “Propaganda rivoltante”
Il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini ha partecipato al nuovo programma Rai Alla Lavagna e ha risposto alle domande poste da diciotto bambini di età compresa tra i nove e i dodici anni ospiti in studio. Il format del nuovo programma prevede che i bambini vengano utilizzati per porre domande di politica agli ospiti presenti. La prima puntata ha visto la partecipazione di Matteo Salvini, al quale i bambini hanno fatto domane su razzismo, immigrazione e vita privata.
Tra le domande più interessanti ci sono state quelle relative alle accuse di razzismo: "Molti dicono che lei è razzista, ma lei pensa davvero di esserlo?”, ha chiesto Sofia. “No, tutt’altro. Non è questione di colore della pella o di ricchezza e povertà, ma io voglio delle regole e che tutti rispettino la legge”, ha risposto Salvini. "Lei alla nostra età che cosa voleva fare da grande?" chiede invece Carlotta. "Alla tua età volevo fare il calciatore, poi il fisico è quello che è, ma va bene così". "Gli adulti dicono che non si devono dire le bugie, però in questo periodo ne stanno girando molte e si chiamano fake news. Secondo lei cosa si può fare per impedire tutto ciò?", chiede un'altro bambina.
"Dovete essere curiosi, leggete tanto, poi però qualche bugia scappa. Mio figlio sta facendo la seconda liceo, in classe è sempre stato bravo e ha sempre avuto ottimi voti, ma io gli ho detto che ogni tanto qualche bugia o qualche copiatina ci sta. Quando crescerete, pensate sempre con la vostra testa e non fidatevi sempre di una sola persona, ascoltatene dieci e poi decidete. "Lei ha sostenuto la nascita del ministero della famiglia, ma che cosa dovrebbe fare questo ministero?", chiede Jacopo. "Questo ministero dovrebbe aiutare a far riempire queste classi perché nascono sempre meno bambini. Se un paese non fa bimbi per problemi economici, allora mi piace l'idea di uno Stato che aiuti mamme e papà a fare più figli".
Il programma ha scatenato un'accesissima polemica sui social e moltissimi utenti hanno criticato il format e l'utilizzo dei bambini nel ruolo di intervistatori: