Salvini incassa il sostegno di Orban: premier ungherese conferma sua presenza al raduno di Pontida
Ci sarà anche il premier ungherese Orban all'evento della Lega a Pontida, il prossimo 6 ottobre. La conferma ufficiale è stata data dal segretario del Carroccio e padrone di casa e dal Lega e dallo stesso Viktor Orban, presidente di turno del Consiglio dell'Unione Europea.
Nel video pubblicato sui social Salvini dice: "Viktor Orban ha qualcosa da dirvi. Ci vediamo domenica 6 ottobre a Pontida per una giornata di sicurezza, libertà e democrazia". "Il 6 ottobre ci vediamo a Pontida", sottolinea il leader di Fidesz accanto a lui. E il video si conclude con una stretta di mano fra i due.
Salvini aveva già fatto sapere di aver invitato il premier ungherese, spiegando di non aver ancora ottenuto risposta. Lo aveva detto ieri ai gazebo organizzati dalla Lega a Milano per portare avanti una raccolta firme e sostenere il segretario del Carroccio, imputato nel processo Open Arms, per il quale i magistrati di Palermo hanno chiesto 6 anni di reclusione. Commentando la sua recente visita in Ungheria, Salvini ha detto che è andata "Molto bene. Da ministro dei Trasporti conto di portare lavoro alle aziende italiane, è un Paese che sta crescendo. Conto che l'amicizia tra Italia e Ungheria porti aziende italiane a lavorare in quel paese e poi siamo in totale sintonia su tutto".
"Con Orban – ha aggiunto – abbiamo parlato di difesa dei confini, e abbiamo parlato di business, di pace. È una bella amicizia, come abbiamo con tanti leader al mondo". Durante la visita a Budapest Orban aveva domandato a Salvini informazioni in merito al processo, garantendo anche la presenza di una delegazione del proprio partito e degli altri alleati europei sia a Pontida (6 ottobre) che in Sicilia in occasione dell'arringa di Giulia Bongiorno, prevista durante la prossima udienza, il 18 ottobre. La sentenza non verrà emessa in quell'occasione: ci sarà poi un'ulteriore udienza per le repliche, e a quel punto i giudici si riuniranno in camera di consiglio.
Intanto la raccolta firme a favore di Salvini prosegue anche online. Al momento sono quasi 13mila le firme raggiunte. "I sottoscritti – si legge nel testo – intendono esprimere la propria solidarietà a Matteo Salvini, che è attualmente sotto processo per aver fermato gli sbarchi da ministro dell'Interno e che rischia una condanna a 6 anni di carcere (richiesta del pubblico ministero). Difendere i confini non è un reato, ma un dovere: in tutta Europa sono sempre di più i Paesi che rafforzano le misure di sicurezza per controllare le frontiere, contrastando immigrazione clandestina, trafficanti di esseri umani e potenziali minacce terroristiche". E ancora: "Matteo Salvini ha agito da ministro nel rispetto della legge e ha dato seguito con efficacia al mandato degli elettori, rispettando la parola data: incredibilmente viene trattato come un criminale, io sto con lui!'".