Salvini impreparato sul Mes, Conte lo canzona: “Prima si informi e poi ne discutiamo”
Continua il botta e risposta a distanza sul Meccanismo Europeo di Stabilità tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e l'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il premier, riferendosi all'intervista al leader della Lega realizzata ieri da Fanpage.it, ha commentato così: "Salvini si informi prima di cosa parla, poi facciamo una discussione su questo", ha detto a margine della Giornata internazionale del Volontariato all'Università Roma Tre.
Il presidente del Consiglio ha commentato così la mancata risposta di Salvini sulle Cacs, contenute nel Mes. Le clausole di azione collettiva sul debito in pratica renderebbero meno difficile l'eventuale ristrutturazione del debito di uno Stato che chiede aiuti economici al Mes. Si tratta di un aspetto tecnico, una delle novità della riforma: dal 2022 i nuovi titoli di Stato emessi verrebbero accompagnati da clausole che consentirebbero a una maggioranza qualificata di investitori di far scattare la ristrutturazione. E questo, secondo alcuni, metterebbe a rischio i titoli di Stato italiani che potrebbero subire una svalutazione, perché chi comprerà nuovi titoli non avrà più la garanzia giuridica di rivalersi su uno Stato che ristruttura il debito.
Ma come dimostra il video di Fanpage.it, il segretario della Lega non è molto preparato in materia. Così come è successo a Lucia Borgonzoni, la candidata leghista alle elezioni regionali in Emilia-Romagna che in un dibattito tv è sembrata confusa sul Fondo Salva-Stati, Salvini non ha risposto al nostro giornalista sulle Cacs, e si è allontanato in fretta, evitando altre domande. La Lega però ha annunciato che nel finesettimana sarà nelle piazze con diversi banchetti informativi, per illustrare i punti principali del Mes. Ma Salvini, che pure è arrivato ad accusare il premier Conte di alto tradimento, considerandolo "reo" di aver avvallato "di nascosto" le modifiche al trattato senza consultare il Parlamento, non conosce uno dei passaggi chiave della riforma.