Salvini già contro Letta: “Ius Soli? Parte male, non perdiamo tempo con queste cavolate”
"Letta e il Pd vogliono rilanciare lo Ius Soli, la cittadinanza facile per gli immigrati? Eh, buonanotte… Se torna da Parigi e parte così, parte male. Risolviamo i mille problemi che hanno gli italiani e gli stranieri regolari in questo momento, non perdiamo tempo in cavolate": così il leader della Lega, Matteo Salvini, commenta con un post sui social le parole pronunciate oggi da Enrico Letta, nuovo segretario del Partito democratico, all'Assemblea nazionale. Un programma, quello illustrato da Letta per rilanciare il Pd, che non deve essere piaciuto al segretario del Carroccio.
"Io sarei molto felice se il governo di Mario Draghi, tutti insieme, senza polemiche, fosse quello in cui dar vita alla normativa dello Ius soli che voglio qui rilanciare", ha detto Letta prima del voto che ha sancito il passaggio formale alla sua leadership, in seguito alle dimissioni di Nicola Zingaretti. Per poi lanciare un vero e proprio affondo al partito di Salvini, ora alleato al governo: "Il governo di Mario Draghi è il nostro governo. È la Lega che deve spiegare perché lo appoggia, non noi".
Le critiche di Salvini alle parole di Letta sembrano però essere condivise anche da Fratelli d'Italia. Il capogruppo Francesco Lollobrigida infatti ha commentato: "La prima proposta di Letta per aiutare gli italiani è lo ius soli per gli immigrati. Delle volte è meglio lasciare all'estero i cervelli in fuga". E anche Forza Italia rimane sulla stessa linea. La presidente dei senatori azzurri, Anna Maria Bernini, ha sottolineato che "voler rilanciare lo ius soli durante il governo Draghi è un errore", in quanto quella che lo compone "è una larga maggioranza del tutto eccezionale" che dovrebbe concentrarsi "sulle tre emergenze indicate con nettezza dal presidente Mattarella: sanitaria, economica e sociale, e lo ius soli non rientra sicuramente fra queste". Parole a cui fanno eco quelle di Roberto Occhiuto, capogruppo alla Camera: "Chiariamo subito un aspetto. In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, con una crisi sanitaria ed economica senza precedenti, lo ius soli sarà l’ultima delle priorità".