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Elezioni USA 2024

Salvini fa il tifo per Donald Trump e dice che gli ricorda Berlusconi

Matteo Salvini spera in una vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, e non lo ha nascosto. Ha detto che il tycoon americano gli ricorda Silvio Berlusconi, che fu “perseguitato politicamente da certa stampa e da certa magistratura”.
A cura di Luca Pons
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Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti saranno "determinanti per l'Europa, l'Italia e tutto l'Occidente", e Matteo Salvini non nasconde la "speranza in una vittoria repubblicana, per mille motivi", né la "simpatia umana e la sintonia culturale per Trump, e il suo impegno per arginare l'invasione clandestina via terra e via mare". Un Trump la cui storia, peraltro, "ricorda quella di Silvio Berlusconi". Parola di Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega.

Salvini ha detto che spera che Donald Trump vinca contro Joe Biden per le sue posizioni sui "temi della sicurezza, della famiglia, della lotta all'immigrazione clandestina, del contrasto ai fanatismi, quindi fanatismo islamico, lo strapotere cinese e il tema della pace che le amministrazioni repubblicane nella storia hanno sempre accompagnato". In un'intervista con la testata Italia Report Usa, il ministro dei Trasporti ha anche detto che conta "prima del voto di essere negli Usa: conto in autunno di fare una missione istituzionale con dei passaggi politici, con l'incontro con alcuni vertici repubblicani, che dal mio punto di vista sono il futuro".

Salvini non ha risparmiato i complimenti: una vittoria di Donald Trump, ha detto, significherebbe "una tutela dei valori, dei diritti e delle libertà occidentali che sono messe in discussione anche negli Usa", parlando di "alcune scene di cancellazione di cultura, di ritorno al passato, di distruzione delle nostre radici e dei nostri simboli nel nome di un presunto progresso". E criticando la "sbornia pseudo-green tra Bruxelles e Washington" che negli ultimi anni avrebbe "portato vantaggi solo alla Cina".

Il leader leghista ha detto di aver sentito per telefono Trump "qualche settimana fa". Poi si è lanciato in un paragone: "Ricordo la storia di Silvio Berlusconi, al quale, proprio nelle scorse ore, ho firmato l'intitolazione di un aeroporto importante come l'aeroporto di Milano Malpensa".

Il motivo è che Berlusconi "per trent'anni è stato indagato, processato, perseguitato politicamente da certa stampa e da certa magistratura". Questa storia, ha proseguito, "mi ricorda quello che sta subendo il presidente Trump in vari processi". Poi Salvini ha lanciato un attacco: "La sinistra è uguale in tutto il mondo, è uguale a Washington, a Parigi, a Roma. Se perde le elezioni prova a vincerle in tribunale o in televisione". Anche se, negli Stati Uniti, a perdere le ultime elezioni – e a non accettarlo – è stato proprio Trump.

Salvini ha poi girato il discorso, parlando di sé e del processo Open Arms: "Ho un processo vero che avrà la sentenza di primo grado ad ottobre e rischio una condanna fino a 15 anni di carcere perché ho bloccato, come promesso, gli sbarchi dei migranti clandestini nel mio Paese. E invece di mandare a processo le associazioni private straniere che traghettavano migliaia di persone nel nostro Paese sono a processo io per sequestro di persona. Surreale".

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