video suggerito
video suggerito

Salvini e Di Maio alla ricerca dei “nomi giusti”: e (ri)spunta il prefetto Tronca

L’ex Commissario Straordinario per la provvisoria gestione di Roma Capitale è uno dei nomi “in fase di valutazione” per un incarico in un eventuale governo di compromesso fra centrodestra e MoVimento 5 Stelle. Per la poltrona di ministro dell’Interno e non solo…
A cura di Redazione
160 CONDIVISIONI
Immagine

Con il passare delle ore appare sempre più chiaro che l’asse Salvini – Di Maio non è limitato solo alla definizione delle cariche istituzionali, ma potrebbe reggere anche alla prova decisiva: la formazione del nuovo governo. La strada che porta alle consultazioni, infatti, è lastricata di telefonate, incontri, messaggi e abboccamenti fra i pontieri di Lega e MoVimento, ma anche di valutazioni sui nomi che potrebbero caricarsi sulle spalle il compromesso di governo. La base dell’accordo fra Salvini e Di eMaio dovrebbe essere piuttosto semplice: un esecutivo retto da una personalità di alto spessore, affiancato da una squadra di “tecnici” graditi a entrambi i gruppi, che possa fare la nuova legge elettorale con premio di maggioranza (meglio se alla lista), portare a casa la legge di stabilità (e dunque scongiurare l’aumento dell’IVA) e qualche provvedimento giudicato urgente (in tema di tasse e immigrazione, più che altro).

Per trovare i nomi adatti c’è tempo, ci spiegano fonti vicine alla Lega, anche perché bisognerà accogliere i suggerimenti del Colle e capire quanto Berlusconi e Di Maio siano disponibili a soluzioni “ponte” affidate a tecnici e non a politici. Tuttavia, ci sono scelte che richiedono grande attenzione, per ruoli cardine che si troveranno a determinare la linea del nuovo esecutivo. Il ministero dell’Interno è uno di quelli. E uno dei profili da tenere d’occhio è quello di Francesco Paolo Tronca, ex prefetto di Milano, ma soprattutto Commissario Straordinario per la provvisoria gestione di Roma Capitale dopo le dimissioni del Sindaco Ignazio Marino.

Tronca, solitamente piuttosto riservato, ha rilasciato proprio oggi una intervista all’AdnKronos, piuttosto generica certo, ma non poco significativa: “Auspico per il Paese un esecutivo innanzitutto duraturo, perché c'è bisogno di grande stabilità. Poi, soprattutto, un esecutivo determinato e munito di grande coraggio istituzionale per far proseguire quel cammino di progresso sociale e ordinamentale di cui il Paese ha tantissimo bisogno”. Ma soprattutto Tronca si è concentrato sulla questione sicurezza, “uno di quei cardini fondamentali attraverso cui passa la serenità collettiva, la vita quotidiana”, che rappresenta “uno dei primi problemi del paese, assieme ad altri di uguale priorità, come l’economia e l’immigrazione”.

Del resto, la linea d’azione su cui si muoverebbe Tronca non dispiacerebbe né alla Lega (le voci su una vicinanza con gli ambienti del centrodestra sono del resto datate e consistenti) né al MoVimento, che ha valutato positivamente alcune scelte da Commissario romano, ma soprattutto l’attenzione “alla nuova etica della pubblica amministrazione”, uno dei concetti chiave della sua reggenza al Campidoglio. Insomma, un "tecnico" che guarda a destra (l'insistenza sul concetto di "decoro" nella sua parentesi romana è paradigmatica), ma che potrebbe trovare il gradimento dei grillini, come "uomo delle istituzioni di alta caratura morale". Che potrebbe, dunque, tornare utile per il Viminale. E chissà…

160 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views