Salvini dopo il litigio con il ministro del Lussemburgo sui migranti: “È impazzito”
Lo scontro tra il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, e il ministro degli Esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn, avvenuto durante la Conferenza sulle migrazioni di Vienna, si arricchisce di una nuova puntata. Dopo il battibecco tra i due, diventato subito virale e ripreso da tutti i principali organi di stampa, il vicepresidente del Consiglio ha commentato quanto avvenuto parlando con i giornalisti, a margine dei lavori della conferenza che si è tenuta in Austria. "È impazzito", è il commento a caldo, col sorriso, del ministro dell'Interno. Con toni scherzosi, il vicepresidente del Consiglio si ferma a parlare con i cronisti italiani dell'episodio e, come lui, anche i giornalisti sembrano sorpresi dal battibecco e dai toni del ministro lussemburghese che, spiega Salvini, "pensavo fosse posato". Il commento di Salvini e la conversazione informale con i giornalisti sono state riprese in quello che può essere definito un classico ‘fuorionda': il ministro, probabilmente, non sapeva di essere ripreso mentre chiacchierava.
Come aveva già affermato ieri durante una conferenza stampa, Salvini ribadisce che "dobbiamo ringraziare" Asselborn, perché proprio grazie allo scontro tra i due ministri molti giornali hanno ripreso la notizia della Conferenza sulle migrazioni di cui, altrimenti, si sarebbe parlato poco. Il dibattito tra Salvini e i giornalisti si concentra poi su un altro aspetto, ovvero sulle parole pronunciate dal ministro lussemburghese. In particolare, i cronisti si dicono stupiti del fatto che Asselborn abbia pronunciato la parola "merde" (in francese). Salvini conferma: "Io l'ho sentito merde". In effetti il ministro degli Esteri del Lussemburgo ha pronunciato quella parola, ma in un contesto diverso da quello interpretato sia da Salvini che dai cronisti. L'espressione usata da Asselborn è "merde, alors", che ha un significato diverso e non è un insulto diretto a qualcuno nello specifico. In italiano si potrebbe tradurre con qualcosa di simile a "diamine", una sorta di interlocuzione usata al termine dello scontro tra i due. Durante la conferenza stampa che si è tenuta ieri al termine del vertice, Salvini aveva apostrofato Asselborn come "volgare", riaccendendo i toni dello scontro.