Salvini dopo il Cdm: “Il redditometro è triste ricordo del passato, riscriveremo insieme il decreto”
Il Consiglio dei ministri ha approvato diverse norme nella riunione di stamattina, soprattutto un decreto su sport e istruzione e il piano Salva casa di Matteo Salvini. Per quanto riguarda lo sport, nasce la commissione di controllo sui conti delle società professionali di calcio e basket. Durante la conferenza stampa conclusiva, Salvini ha anche chiarito la posizione del governo sullo strumento del redditometro – con un decreto che era stato pubblicato in Gazzetta ufficiale prima che la presidente del Consiglio Meloni intervenisse chiedendo di sospenderlo.
"C'è stato un chiarimento", ha detto Salvini. "L'intera maggioranza si è impegnata a riscrivere il provvedimento a più mani. Il redditometro è triste ricordo del passato. Ci siamo impegnati a rivederci e ragionarci insieme con la cautela che il tema così delicato merita".
Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ha sottolineato che il dl approvato oggi risolve "la carenza di docenti specializzati sul sostegno: ci sono 85mila docenti precari sul sostegno senza alcuna specializzazione. Per loro si prevede di indire, a fianco delle università, dei corsi presso Indire, con una formazione da non meno di 30 crediti Cfu". Un intervento riguarda anche l'integrazione degli studenti stranieri che non conoscono la lingua italiana: le scuole saranno obbligate a verificare la loro conoscenza.
Il grosso della conferenza stampa è stato dedicato alla sanatoria edilizia promossa dal ministro Salvini, che ha spiegato: "Passiamo dal silenzio rigetto al silenzio assenso". Ovvero, "se l’amministrazione comunale non risponde entro i termini prestabiliti, l'istanza si considera accettata", mentre oggi una volta scaduti i termini la richiesta di sanatoria è automaticamente respinta.
Salvini ha rivendicato che ci sono "interventi sulle piccole irregolarità che riguardano la vita di tutti i giorni: vetrate, verande, soppalchi, gradini, grondaie, finestre, pareti e porte interne". La maggioranza delle case italiane, ha detto il ministro, "ha questo problema decennale, una suddivisione dei locali interna diversa rispetto alla piantina originale".
Con il decreto, invece di correggere l'appartamento o la casa basterà pagare: "Conto faccia andare tantissima gente in Comune a versare, così i Comuni liberano gli uffici da quattro milioni di pratiche e incassano, il cittadino paga e ritorna a poter disporre della sua abitazione". Insomma, ha concluso Salvini, "c'è una semplificazione, sburocratizzazione, liberazione di denari, immobili ed energie. Contro che abbia anche un effetto positivo sul costo delle case. È una bella notizia per proprietari, inquilini e tutto il settore dell'edilizia".