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Crisi di Governo 2022

Salvini dice sì a Draghi: “In Europa per fare interessi dell’Italia, non è sovranismo ma buonsenso”

“Come i tedeschi difendono il loro interesse, noi vogliamo stare in governo che non svende i nostri interessi in Europa. Non per sovranismo, ma per buonsenso”: lo ha detto Matteo Salvini al termine del secondo giro di consultazioni con Mario Draghi, confermando di condividere la prospettiva europeista, ma per essere protagonisti e tutelare gli interessi nazionali.
A cura di Annalisa Girardi
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"Incontro molto intenso e utile, abbiamo parlato di tante cose. Non abbiamo parlato di ministeri e non ne parleremo perché abbiamo fiducia sull'idea di squadra che ha Draghi. Abbiamo parlato di Europa: noi vogliamo che l'Italia torni a essere protagonista in Europa, vogliamo che si faccia l'interesse italiano con prospettiva europea. No all'austerità e misure lacrime e sangue. Sull'immigrazione noi chiediamo che ci sia una gestione di tipo europeo, con un modello di buona gestione e contrasto al traffico di esseri umani": lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, al termine delle consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi.

Salvini ha annunciato che uscito dalla Camera sarà in teleconferenza con gli europarlamentari della Lega. "Un conto era utilizzare i soldi dell'Europa come voleva fare il governo Conte, con misure che non conosceva nessuno e di cui non si sapeva nulla. Un conto è essere protagonisti, questo cambia anche la nostra prospettiva naturalmente", ha aggiunto.

Draghi e la delegazione della Lega hanno parlato di sviluppo e cantieri: "Mi fa piacere che Draghi abbia parlato del modello Genova. Un modello con burocrazia zero applicato da Nord a Sud: sarebbe un volano e abbiamo fiducia che con Draghi si possa fare", ha detto. Parlando quindi di transizione ecologica, ma senza "no ideologici e pregiudiziali".

Sul tema salute "abbiamo condiviso i ritardi e i pasticci europei", ha chiarito facendo riferimento alla gestione della campagna vaccini in Lombardia "senza primule e senza sprechi", messo in atto da Guido Bertolaso. "L'unica deroga che ho fatto a proposito di ministeri è stato ricordare come per nostra scelta sia nato il ministero per le disabilità e auspico che il governo Draghi lo possa riportare in vita", ha aggiunto. Sulla scuola si è parlato della questione cattedre scoperto e della stabilizzazione dei precari già attualmente sul posto di lavoro: "Non esistono i concorsoni alla Azzolina, ha più senso stabilizzare gli insegnanti che da anni fanno il loro lavoro. Ho aggiunto un altro tema dimenticato e di cui Draghi ha preso nota, che è quello delle università. La riapertura delle scuole coinvolgere anche le facoltà universitaria".

Sul fisco Salvini ha affermato di aver presentato a Draghi l'idea della Lega di pace fiscale. Sulle tasse ha detto: "Usciamo sollevati da questo incontro, grazie all'impegno da noi avanzato e dal professore condiviso su nessuna nuova tassa e nessun aumento. Non abbiamo messo veti a nessuno, ma la garanzia che non ci saranno nuove tasse è motivo di ottimismo". Sulla giustizia il leader della Lega ha parlato di velocizzare i tempi. Sul lavoro ha sottolineato l'importanza del lavoro autonomo, ma anche di tre settori fondamentali per l'economia italiana come moda, design e turismo. "Speriamo che nessuno si metta di traverso", ha aggiunto Salvini ribadendo come l'incontro sia stato positivo.

"Noi siamo in Europa saldamente per cambiare le regole che anche Draghi ha riconosciuto non essere adatte allo spirito del tempo. Ma ripeto, noi abbiamo parlato di Italia: perché a me interessa sì stare in Europa, ma per difendere gli interessi italiani", ha detto ancora, rispondendo alle domande dei cronisti. "Come i tedeschi difendono il loro interesse, noi vogliamo stare in governo che non svende i nostri interessi in Europa. Non per sovranismo, ma per buonsenso".

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