Salvini dice di essere soddisfatto del green pass: “L’importante era non rovinare le ferie”
Matteo Salvini è soddisfatto del punto di arrivo, perché il punto di partenza era ben peggiore. Sul green pass il leader della Lega si difende rivendicando quanto ottenuto dai suoi, anche se di fatto il governo continua ad allargare le attività per cui la certificazione verde poco a poco diventerà obbligatoria. Un metodo sul quale lo stesso Salvini è stato spesso critico, per non parlare di una parte dei suoi parlamentari che ha partecipato alla manifestazione no green pass di Roma. Insomma, mentre il governo varava il nuovo decreto Covid, Salvini spiegava in un'intervista al Corriere quanto la Lega avesse fatto cambiare idea a Draghi e al resto della maggioranza su alcuni punti fondamentali.
Il leader della Lega rivendica subito quanto ottenuto: "Rispetto alle ipotesi di partenza io devo dire che sono soddisfatto – ha spiegato – Qualcuno voleva il green pass anche per farci andare in bagno, io credo che siamo invece riusciti a togliere un bel po' di problemi a milioni di italiani". Di quali problemi parla Salvini? "Negli hotel si potrà fare colazione, pranzo e cena senza certificato verde e senza tamponi per gli ospiti, un tema su cui non ci siamo risparmiati". E poi il rinvio al primo settembre delle nuove misure: "Siamo riusciti ad evitare un bel po' di complicazioni alla vita di coloro che viaggeranno in agosto su tutti quanti i mezzi".
Salvini ha raccontato di aver sentito Draghi tre volte al telefono solo ieri mattina: "L'idea è quella di arrivare alla fine di agosto e guardare i dati – ha annunciato – In ogni caso, per noi era importante non rovinare le ferie agli italiani". Poi sul green pass obbligatorio ha chiarito la linea della Lega sul tema scuola: "Noi eravamo contrari all’obbligo vaccinale e ora l’obbligo riguarda soltanto il green pass, non la vaccinazione". Tra i rammarichi elencati, però, c'è quello di non aver previsto il tampone gratuito per tutti.